#IoRestoACasa

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Alla data del 10 marzo 2020 – sono oltre 110 mila i casi di Coronavirus nel mondo. In Italia il bollettino ufficiale conta 9.172 positivi e 463 morti. Quasi 4 mila i decessi nel mondo. I dati variano in maniera incredibilmente veloce.

Il concetto è molto semplice e vorremmo provarvelo a spiegare qui, visto e considerato che tanti rivelano nei propri comportamenti e nel proprio pensiero uno stato di incoscienza totale.

Siamo noi ora a fare la differenza, lo ha ribadito ieri il premier Giuseppe Conte a Palazzo Chigi, iniziando con queste parole:

“I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante delle persone in terapia intensiva e purtroppo delle persone decedute. Le nostre abitudini vanno cambiate ora: dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia. Lo dobbiamo fare subito e ci riusciremo solo se tutti collaboreremo e ci adatteremo a queste norme più stringenti”.

Ha inoltre ribadito le difficoltà dei nostri giovani di adattarsi a questo nuovo e obbligatorio stile di vita, se pur per un certo periodo di tempo che ci auguriamo sia ristretto. Per cui a fronte di tutto ciò si è visto costretto ad emanare un nuovo e più restrittivo decreto che ha portato l’intera Italia a diventare zona rossa.

I nostri comportamenti hanno portato a tutto questo, perché non ci abbiamo voluto credere, perché pensavamo che tutto ciò che ci dicevano era semplicemente un’esagerazione, perché i giovani sono stati lasciati alla deriva da famiglie che potevano creare, in maniera del tutto inconsapevole, i nuovi untori di questo secolo.

Ed è per questo che oggi ci viene chiesto di stare a casa, nello specifico La Gazzetta Ufficiale ha pubblicato in nottata il dpcm ‘Io resto a casa’ che è in vigore da oggi al 3 aprile. Le norme sono valide in tutta Italia:

1) è vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico;

2) sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive, eccetto quelli internazionali che potranno svolgersi a porte chiuse;

3) lo sport all’aperto è ammesso purché si rispetti la distanza di un metro tra le persone;

4) va evitato lo spostamento di persone fisiche (non delle merci) se non per “comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o motivi di salute”. È consentito il ritorno a casa;

5) chi ha più di 37,5 gradi di febbre è “fortemente raccomandato” a rimanere a casa;

6) chi è in quarantena deve rimanere a casa;

7) agevolare le ferie e i permessi per i dipendenti;

8) sono chiusi gli impianti sciistici;

9) sono sospesi gli eventi, compresi quelli culturali, ludici, sportivi, religiosi e fieristici;

10) sono sospese le attività in asili, scuole, università;

11) sono sospese le cerimonie civili e religiose, compresi i funerali;

12) le attività di ristorazione e bar sono consentite dalle 6 alle 18, ma va mantenuto un metro di distanza tra le persone;

13) le altre attività commerciali sono consentite purché si rispetti la distanza di un metro;

14) nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita (ad esempio centri commerciali e mercati);

15) sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri termali, centri sociali e ricreativi;

16) sono sospesi gli esami alla Motorizzazione Civile.

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