La lista dei paesi che hanno adottato misure restrittive nei confronti degli italiani

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Come ogni volta che si tratta di viaggiare all’estero vi consiglio sempre di avvisare il sito ufficiale della Farnesina, alla voce Viaggiare Sicuri.

Allo stato attuale delle cose però, si allunga la lista dei Paesi stranieri che hanno deciso di adottare delle misure restrittive nei confronti dei viaggiatori italiani per contenere la diffusione del Coronavirus, ecco perché abbiamo deciso di realizzare questa guida viaggio.

Dal sito di Viaggiare Sicuri del Ministero degli Affari Esteri emergono così:

Giordania che ha “vietato l’ingresso di tutti i viaggiatori provenienti dall’Italia, salvo i cittadini giordani. Ai viaggiatori che abbiano viaggiato in Italia, Cina, Corea del Sud e Iran nei 14 giorni precedenti l’arrivo in Giordania sarà negato il visto d’ingresso“.

Seychelles dove le autorità hanno “vietato a tutte le compagnie aeree con voli diretti alle Seychelles di imbarcare passeggeri che siano stati in Italia, Cina, Sud Corea e Iran negli ultimi 14 giorni“, a eccezione dei cittadini delle Seychelles e dei residente del Paese.

Kuwait ha “annunciato la sospensione di tutto il traffico aereo da e per l’Iran, l’Italia, la Corea del Sud e la Thailandia“.

Romania sta adottando misure di controllo e quarantena domiciliare di 14 giorni per i viaggiatori provenienti dalle località colpite dal Coronavirus. In particolare, all’arrivo in Romania, tutti i “viaggiatori asintomatici delle aree maggiormente interessate, rispettivamente la provincia cinese dell’Hubei e le località italiane oggetto di specifica ordinanza della Lombardia e del Veneto, saranno collocati direttamente in quarantena, per un periodo per 14 giorni. Ai viaggiatori provenienti da altre località delle regioni Lombardia e Veneto sarà richiesto un isolamento volontario domiciliare per 14 giorni dall’arrivo” nel Paese.

L’Ucraina, invece, ha deciso di aumentare i controlli per i passeggeri. In particolare “le autorità sanitarie ucraine hanno annunciato il controllo della temperatura corporea per tutte le persone provenienti dall’Italia, sia attraverso i confini terrestri, in particolare quello con l’Ungheria, che negli aeroporti internazionali laddove sono state predisposte unità epidemiologiche mobili. Le persone che presentino sintomi della malattia verranno poste in temporaneo isolamento e sotto osservazione per essere eventualmente trasferite nei reparti di infettivologia degli ospedali ucraini specializzati“.

In Moldavia il premier Ion Chicu ha annunciato l’installazione di un termoscanner presso l’aeroporto di Chisinau per esaminare i passeggeri provenienti dall’Italia, “cui seguira’ l’installazione di un secondo scanner adibito a controlli generalizzati“.

Il Brasile ha adottato una procedura di “controllo sui voli diretti in arrivo dall’Italia presso l’Aeroporto internazionale di San Paolo, che prevede la salita a bordo di alcuni ispettori dell’agenzia, la formulazione di una serie di domande a fini di sanita’ pubblica, in particolare all’equipaggio, e la lettura, da parte del personale di bordo ai passeggeri, prima dello sbarco, di un messaggio informativo che richiama misure preventive per evitare la trasmissione della malattia e la necessità di rivolgersi a un medico nel caso in cui si registrino sintomi quali febbre, tosse o difficoltà respiratori“.

La Polonia invece raccomanda, “per chi rientra dalle Regioni del Nord Italia” di adottare misure di auto-monitoraggio.

In Lettonia, le autorità locali richiedono ai passeggeri in arrivo su voli provenienti da Milano, Bergamo, Venezia e Verona la compilazione, in aeroporto, di un modulo rilasciato dal Centro di Prevenzione e di Controllo delle Malattie locale, in cui indicare la Regione di provenienza, i luoghi in cui ci si e’ recati di recente nonché’ la prevista durata e il luogo di soggiorno” nel Paese.

Controlli per chi proviene dall’Italia anche in Egitto, e Montenegro.

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