MotoGP – Salta l’ennesima tappa

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Continua lo stillicidio di gare nel calendario della Motomondiale 2020. Dopo Silverstone in Inghilterra e Phillip Island in Australia, la MotoGp vede cancellata un’altra tappa del mondiale.

Dopo oltre 30 anni infatti, salta il MotoGP a Motegi in Giappone. Se tutto andrà bene, almeno sulla carta la prima gara della stagione dovrebbe iniziare il 19 luglio a Jerez de la Frontera. La gara iridata era in programma tra il 16 e il 18 ottobre sulla pista Twin Ring ma allo stato attuale dei fatti, non vedrà mai il semaforo verde. Non ci sarà la tradizionale accoglienza per piloti e scuderie né i duelli appassionanti sull’asfalto. Per la prima volta dopo oltre 30 anni il Giappone resta tagliato fuori dal circuito mondiale, l’ultima volta è accaduto 34 anni fa nel 1986, un brutto colpo per le case di Honda, Yamaha e Suzuki che avrebbero fatto letteralmente da padroni di casa.

Come ha spiegato Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, le prospettive di ripartenza per la MotoGP sono legate a un calendario che si dipana in Europa perlomeno fino a metà novembre, dopodiché sarebbe ovviamente troppo tardi per correre in Giappone, dove le condizioni meteo sarebbero quasi sicuramente proibitive.

Di fatto, la situazione taglia letteralmente le gambe alla possibilità di effettuare il classico trittico del Pacifico. Se si dovesse riuscire ad organizzare qualche gara extraeuropea, resterebbero di fatto papabili solo Malesia, dove si potrebbe creare un evento su più di un weekend legandosi alla 8 ore di Sepang e il Qatar, che seppure già disputato per le classi minori offrirebbe il clima adatto in diurna, come del resto si sarebbe dovuto correre già quest’anno per recuperare una prova finale anche piuttosto avanti nella stagione.

Meteorologicamente parlando, anche il Texas al momento sospeso, Austin offrirebbe uno scenario papabile per gli ultimi mesi dell’anno, ma al momento gli Stati Uniti vivono due emergenze simultanee, sociale e sanitaria, e al momento giustamente non sembrano avere la testa per pensare alla MotoGP.

La Dorna quindi continua a lavorare al calendario della stagione Moto gp 2020, ma le difficoltà sono tante. Il calendario potrebbe di fatto privilegiare solo le gare europee per poter organizzare un Mondiale con 11/12 gran premi totali e con spostamenti ravvicinati tra un circuito e l’altro senza uscire dal continente.

Ad oggi si sa che il Mondiale dovrebbe partire con due appuntamenti di fila a Jerez de la Frontera il 19 e il 26 luglio, ma manca ancora l’approvazione del governo spagnolo. Mentre su tutte le altre date si attendono comunicazioni ufficiali della Dorna, anche se una prima bozza di calendario è emersa negli ultimi giorni di maggio.

Dopo Jerez si andrebbe a Brno il 9 agosto, poi due weekend consecutivi, ovvero 16 e 23 agosto in Austria, a seguire Misano Adriatico che dovrebbe avvenire probabilmente il 13 settembre e poi Aragon che potrebbe ospitare due GP, ovvero il 27 settembre e il 4 ottobre. Seconda parte di stagione con Barcellona l’11 ottobre e altri due gran premi consecutivi a chiusura del campionato sul circuito di Valencia il 25 ottobre e il primo novembre.

Doppi turni sui circuiti allora, stessa idea della Formula 1, per cercare di salvare il salvabile

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