La Formula 1 perde altri pezzi

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Giugno porta nuovi cambiamenti nella Formula 1 2020, in particolare nel calendario della F1. Altre tre tappe extraeuropee sono infatti state cancellate ufficialmente e sono Singapore, Baku e Suzuka.

Nel caso dei Gran Premi di Azerbaigian e Singapore, la troppa incertezza della situazione causata dalla Pandemia da Covid 19, attualmente aggravatasi, ha suggerito agli organizzatori di desistere per via che il circuito, non essendo permanente, dovrebbe essere montato appositamente per l’evento.

Per la stessa ragione, anche la corsa in Vietnam (ad Hanoi per la precisione) potrebbe essere annullata. In Giappone invece si è deciso di non scendere in pista a causa delle forti restrizioni legate ai viaggi.

Secondo gli esperti alla luce di queste ultime rinunce, è tutt’altro da escludere l’ipotesi che gli appuntamenti in Europa possano aumentare rispetto a quelli già previsti ad ora, così da arrivare a un calendario con numero di GP dai 15 ai 18.

L’attuale programma prevede 8 gare nel Vecchio Continente, con l’esordio sul tracciato del Red Bull Ring in Austria fissato per il weekend dal 3 al 5 luglio, e altre 2 in Medio Oriente, in Bahrain e ad Abu Dhabi, che concluderanno la stagione e non sono allo stato attuale a rischio cancellazione.

Nel frattempo, a dare spettacolo ci pensa Leclerc sulla SF1000 che sfila per le strade di Maranello. Il Cavallino rampante torna così a rombare per la gioia di fan e non solo. E Leclerc ci scherza su:

“Scusate se vi ho svegliato”

Qualcuno forse era già sveglio a Maranello, quando Charles Leclerc ha portato a spasso per le vie del paese, la Ferrari che il 5 luglio debutterà nel mondiale di Formula Uno.

Carletto è uscito dai cancelli della sede storica di via Abetone Inferiore, ha sgasato davanti alla sede del Reparto Corse, ha affrontato la curva che immette sul rettilineo che ospita il Museo del Cavallino e quindi ha imboccato la strada intitolata a Gilles Villeneuve, concludendo il suo personalissimo tour all’interno della pista di Fiorano.

Leclerc felice come un bambino ha poi dichiarato:

“Non sono abituato a svegliarmi tanto presto ma ne valeva la pena”

Dal conto suo in realtà la F1 si appresta ad affrontare più di un problema. La Formula 1 si appresta ad affrontare in particolare il tema delle power unit che spingeranno le vetture dal 2026, nella cui definizione entrano in gioco numerosi fattori.

La partita per la definizione delle power unit che caratterizzeranno il futuro della Formula 1 è ufficialmente aperta. Questo perché la propulsione elettrica è la prima ad essere chiamata in causa quando si parla di zero emissioni.

D’altra parte, una serie di problematiche quali il processo di produzione dell’energia, le infrastrutture e le criticità delle batterie in termini di peso, produzione e smaltimento, impediscono di poter affermare allo stato attuale se il full-electric si rivelerà essere l’effettiva soluzione.

Per quanto riguarda le competizioni in pista comunque, l’elettrico sarà ad esclusiva della Formula E per i prossimi 25 anni. L’ideatore della categoria Alejandro Agag ha recentemente dichiarato:

“Quando le vetture di Formula E saranno veloci quanto le monoposto con i motori a combustione, onestamente non vedo il motivo per correre separatamente”.

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