SPARE Il minore

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Appena uscito non ho saputo resistere e sfruttando un buono Amazon che avevo ricevuto in regalo per Natale, ne ho approfittato.

Avevo da poco terminato di leggere DIANA La sua vera storia di Andrew Morton, in stampa originale che avevo, fortunatamente, ritrovato su una bancarella di libri usati, sembrava destino che continuassi la mia lettura con suo figlio.

Mi aspettavo un ragazzino, diventato uovo, che non aveva ancora elaborato il lutto della perdita della madre. Di fatto ho trovato proprio questo. Una mancanza che ha lasciato un vuoto incolmabile in un bambino che ci ha messo anni, solo per riuscire a piangere.

Non dico che cercassi la verità fra le pagine di SPARE Il minore per farlo forse dovremmo ascoltare tutte le campane coinvolte nel caso ma sappiamo quanto ciò sia impossibile. Volevo solo ascoltare quel ragazzino che aveva palesemente necessità di parlare, di raccontare quello che si era sempre portato dentro e quanto avesse pesato sul suo dolore già grave, tutto il sistema della corona britannica.

Devo ammettere che molte cose mi hanno sconvolto. Non so come facciano le persone a parlare di vittimismo (uno di questi ultimamente è stato il giornalista Antonio Caprarica) ma è evidente che tutti questi non hanno letto il libro, ne parlano soltanto per presa posizione.

Di fatto quello che ho trovato è un uomo desideroso di servire la sua Nazione, fare del bene. Cosa che per sua sfortuna non poteva continuare a lungo, proprio a causa delle sue radici, situazione che metteva in pericolo i suoi colleghi/fratelli.

Attraverso queste pagine ritroviamo testimonianze di situazioni che normalmente non riusciremmo mai ad immaginare. Ci si trova a chiedersi quali siano i limiti entro cui qualcuno può invadere la tua vita, arrivando persino a piazzare localizzatori sotto le auto a braccare qualcuno che ha sempre fatto una vita semplice e solitaria a pubblicare qualsiasi cosa gli passi per la mente pur di far uscire un giornale. Quanto hanno subito, dovrebbe essere considerato un crimine d’odio e il fatto che siano state delle vittime, lo testimonia il fatto stesso che proprio recentemente dopo sua moglie Meghan Markle, anche il principe Harry ha vinto la causa contro il Mail on Sunday, citato in giudizio per diffamazione.

Questo libro è un urlo di chi non è stato mai ascoltato, di chi non ha mai potuto decidere per se stesso, di chi non si è mai potuto difendere con le proprie parole.

Facciamo sempre tutti un errore comune, quello di pensare che chi è ricco non può avere gravi problemi. In realtà con questa lettura ho avuto la conferma di ciò che avevo sempre e solo immaginato, con le parole di una “gabbia d’oro”. Una bellissima gabbia dove i livelli di rivalità dentro casa sono sempre alti, dove chiunque è alla mercè della stampa e di chi detiene il potere.

Di fatto se pensate che siano le figure come il Re e la Regina, e così via a detenere il 100% del potere, scoprirete quanto vi sbagliate.

 

Vi consiglio di non farvi influenzare e di leggerlo, per provare da soli ad ascoltare quello che Harry ha da dire.

 

Come sempre vi lascio nell’articolo il link ad Amazon

 

Buona lettura

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