Green Pass – quali Nazioni lo usano e perché

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C’è ancora molta disinformazione in merito all’utilizzo del Green Pass, disinformazione che si unisce agli sbagli spesso connessi dalle stesse autorità. Il tutto si somma al fatto che gli stessi stati europei hanno scelto vie diverse per la gestione della certificazione verde.

Nel mondo secondo i dati pubblicato dal Sole24Ore, solo Indonesia, Turkmenistan, Micronesia e Tagikistan hanno imposto un obbligo vaccinale contro il Covid-19.

In Italia è entrato in vigore da metà ottobre l’obbligo di Green pass per tutti i lavoratori. È una misura che non ha adottato nessun’altro finora.

In Gran Bretagna, Londra ha PER ORA escluso il Green pass per i lavoratori. Da novembre scatta invece per il personale dell’assistenza sanitaria a casa.

In Spagna NON serve Green pass per il lavoro, per la palestra, per il ristorante e per i mezzi di trasporto. Non è necessario neanche per il personale socio-sanitario delle Rsa. Serve solo ai docenti e al personale sanitario che, in alternativa, deve portare tamponi negativi ogni 2 o 3 giorni. Ma anche qui ci sono obblighi locali, diversi nelle regioni.

In Belgio NON è richiesto da nessuna parte. L’unico obbligo è quello della mascherina nei locali al chiuso. Fa eccezione il Covid safe ticket che serve per gli eventi con oltre 1.500 persone. Chi arriva in Belgio deve però avere il Green Pass con doppia dose, tampone negativo nelle 48 ore o certificato di guarigione dal Covid negli ultimi 180 giorni.

In Danimarca NON serve più il Green pass. È stato in vigore per mesi per tutte le attività al chiuso. Ora, grazie al fatto che si registra il 74% di vaccinazione con doppia dose e un’alta percentuale di ultracinquantenni immunizzati, le restrizioni cadono.

La Svizzera lascia i datori di lavoro un po’ più liberi di scegliere, ma essi possono chiedere il Green Pass ai lavoratori. Il certificato verde resta obbligatorio dai 16 anni in su nei luoghi chiusi, nelle strutture sportive, nei teatri, nei cinema, nei musei, ai concerti, ai matrimoni.

In Germania NON è obbligatorio per i luoghi di lavoro, ma le aziende propongono incentivi ai dipendenti che si vaccinano, per cercare di convincerli. Inoltre, c’è da dire che fino a poco tempo fa i tamponi erano gratuiti ma dall’11 ottobre questi sono divenuti a pagamento. Tutto ciò si sposa con il fatto che in alcune regioni le regole sono più restrittive e non si accettano tamponi ma solo certificazione di guarigione o vaccinazione. Non a caso per il personale sanitario vige l’obbligo della vaccinazione. Per tutto il resto serve la certificazione per entrare nei luoghi al chiuso, privati e pubblici. Non serve per mezzi pubblici, treni e aerei.

La Francia è uno dei paesi dove è più ampio l’uso del certificato verde. È richiesto per ristoranti, cinema, centri commerciali, musei, impianti sportivi, festival, fiere. Serve per i trasporti a lunga percorrenza come in Italia. Vale anche per le persone che lavorano in questi settori. Sono stati sospesi infatti i primi rappresentanti del personale sanitario senza Green Pass. Una differenza su tutti, Francia non è obbligatorio per chi lavora nella scuola.

La Grecia sembra essere il paese con il maggior numero di restrizioni è la Grecia. È obbligatorio per bar e ristoranti e non basta il tampone negativo. C’è l’obbligo nei teatri e sui mezzi a lunga percorrenza. Chi non è vaccinato al lavoro, nel settore pubblico e in quello privato, deve fare un doppio tampone a settimana a proprie spese. C’è l’obbligo del vaccino per sanitari e personale delle Rsa.

L’Austria è pronta a bloccare i sussidi di disoccupazione ai no vax in cerca di lavoro se rifiutano posti in aziende dove è richiesta la vaccinazione. Sono i datori di lavoro a poter chiedere l’immunizzazione dei dipendenti.

Negli Stati Uniti, Biden ha varato 2 ordini esecutivi, imponendo il vaccino a tutti i lavoratori federali e anche ai contractor, le aziende private che lavorano con il servizio pubblico. Il dipartimento del Lavoro chiederà poi ai privati con oltre 100 dipendenti di rendere obbligatorio vaccino o almeno test per i loro dipendenti.

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