Le regole per difendersi dal Covid in Europa

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La guerra in Ucraina e le regole sempre meno restrittive, hanno portato gran parte della popolazione italiana a credere che il contagio da Covid-19 non sia più dannoso.

Ciò in realtà è vero solo per i vaccinati.

In maniera molto egoistica, infatti, siamo tutti presi dal fatto che adesso, con il bel tempo e le regole quasi assenti, il coronavirus sia letteralmente scomparso dalla circolazione.

Alcune nazioni come la Grecia hanno agevolato il turismo, qui infatti l’uso di mascherine al chiuso e i certificati Covid sono stati revocati per il periodo turistico estivo e le autorità prenderanno in considerazione la possibilità di ripristinarle a settembre. In particolare, dal 1° maggio fino al 31 agosto, i cittadini non dovranno più presentare la vaccinazione contro il coronavirus per entrare in spazi interni o all’aperto come i ristoranti. E le autorità hanno revocato l’obbligo del Green Pass per entrare nel Paese.

In Germania l’obbligo generale di mascherine al chiuso è generalmente decaduto in Germania, tranne che sui mezzi pubblici treni a lunga percorrenza e sugli aerei, anche se molte decisioni spettano ai singoli Laender. La maggioranza dei Lander mantiene l’obbligo di indossare maschere negli studi medici, nelle cliniche, nelle case di cura, negli autobus e nei treni. Al di là del nuovo regolamento, le aziende, le imprese e altre istituzioni private possono continuare a decretare l’uso di maschere o altre misure a loro discrezione.

Questo perché, come sta accadendo anche da noi, diventa spesso una decisione dell’individuo se indossare o no la mascherina, soprattutto se ha qualcuno da salvaguardare.

In Italia Mascherina Ffp2 obbligatoria fino al 15 giugno a bordo di tutti i mezzi di trasporto pubblico locale e a lunga percorrenza (treni, aerei, metropolitane, tram, bus ecc). Ma anche per il tempo libero in cinema e teatri al chiuso, sale da concerto e palazzetti dello sport. Nonché in ospedali e residenze sanitarie per anziani (Rsa), per i lavoratori del settore privato (solo raccomandate invece nel settore pubblico). E in classe fino alla fine dell’anno scolastico. Malgrado l’abolizione del green pass a partire dal 1° maggio, con le sue regole sulle mascherine, l’Italia è tra i maggiori Paesi europei quello con le restrizioni più significative.

Eppure. quello che è emerso questo weekend è che Italia è il primo Paese per numero di morti Covid nella Regione europea e seconda a livello mondiale nell’ultima settimana. Nello specifico è quanto emerge dall’ultimo aggiornamento dell’Organizzazione mondiale della sanità, relativo al periodo 9-15 maggio.

“Il numero settimanale più alto di morti Covid nell’ultima settimana – nel mondo – è quello segnalato dagli Stati Uniti (1.849 nuovi decessi; -27%)”.

Segue l’Italia con 765 morti settimanali (1,3 ogni 100.000 abitanti), dato comunque in calo del 16% rispetto ai 7 giorni precedenti. Alle spalle della Penisola tricolore ci sono la Russia (724 decessi; -21%), il Brasile (689; +1%) e la Francia (590; -19%).

Stringendo l’obiettivo sulla regione europea, l’Italia – oltre ad essere prima per morti in 7 giorni, davanti a Russia e Francia – risulta anche il secondo Paese per casi settimanali: con 262.374 nuovi casi in 7 giorni (439,9 ogni 100.000 abitanti; -14%), è alle spalle della Germania che questa settimana ha il dato più alto dei contagi (376.959, -20%). Terza la Francia (217.932 nuovi casi; -18%).

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