I pensieri di Bellavista

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Luciano De Crescendo è per me da sempre e per sempre sarà, come una di quelle persone con cui stai volentieri in compagnia, vuoi che ti racconti degli aneddoti che ti faccia ridere o che addirittura da buon divulgatore ti racconti la storia di qualche mito greco, è da sempre piacevole da ascoltare e da leggere.

Nell’aprile 2020, vi parlai del secondo libro che avevo letto di questo autore, I grandi miti greci la recensione la trovate QUI nella nostra rubrica dedicata alle recensioni dei libri. Una lettura ironica, piacevole e che indubbiamente lasciava scoprire quel mondo che da sempre affascina i lettori, in una maniera totalmente diversa da come siamo abituati a conoscere gli dèi e le loro avventure.

Adesso ho scelto di leggere un altro suo libro che avevo nel cassetto da tanto, I pensieri di Bellavista. Lo consiglio a chi come me si trova in un periodo particolare, dove si desidera avere un libro sul comodino ma allo stesso tempo non si cerca nulla di particolarmente invadente. Qualcosa che non richieda per forza una certa attenzione costante, pagina dopo pagina.

Io avevo bisogno di una distrazione ma allo stesso tempo non volevo scegliere qualcosa di più avvincente che poi, purtroppo mi sarei trovata a trascurare per altri pensieri e altre motivazioni.

Chi sa forse, non è un caso che lo stesso Luciano abbia lasciato due note nella sovraccoperta, consigliando il lettore su come affrontare questa sua ennesima opera:

“Istruzioni per l’uso: si va a letto, ci s’infila sotto le coperte, si apre il libro dove capita capita e si legge un pensiero, uno di numero. Poi si spegne la luce, si chiudono gli occhi e si comincia a riflettere su quel pensiero finché non arriva il sonno. Se il pensiero ci prende vuol dire che siamo diventati noi il protagonista del libro.”

Io ho più o meno seguito questa regola, nel senso che ho deciso di aprire il libro dal principio, perché avevo paura di perdermi qualche pensiero, dopo di che ho iniziato a leggere, fino a quando non ho beccato il pensiero che in quel momento mi colpiva.

E vi assicuro che è difficile girare più di due pagine, senza nulla che vi colpisca. I suoi pensieri viaggiano fra l’ironico e la pura verità senza veli e senza filtri.

Di fatto non è un caso se, sempre in sovraccoperta recita:

“C’è una filosofia che parte dalla Grecia e passa per Napoli. Una filosofia che ha due principi cardine: l’amore e l’ironia. È la filosofia di Bellavista che Luciano De Crescenzo ha accolto e fatto crescere in tanti anni di discorsi e riflessioni. E che ha condensato in queste pagine di pensieri in forma di aforisma. A quasi trent’anni da «Così parlò Bellavista» l’ex ingegnere dell’IBM è diventato un saggio che non si prende sul serio, un moralista indulgente e innamorato della vita. In questo libro ha raccolto la sua filosofia in 365 pensieri: pillole agrodolci da leggere una al giorno o tutte insieme.”

Nel testo vi ho lasciato il link per libro su Amazon.

Alla fine, è risultato essere una piacevole compagnia, tanto da portarlo con me anche in viaggio.

 

Buona lettura

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