Quarta dose – chi dovrà farla e perché

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I casi da contagi da Covid-19 iniziano a risalire, causa l’assenza totale dell’utilizzo di regole e attenzioni in merito alla diffusione del virus, con il conseguente incremento dei ricoveri per i soggetti fragili, i bambini e in generale i non vaccinati.

Per cui sono arrivati i nuovi vaccini aggiornati contro Omicron che saranno approvati dall’Ema a settembre. L’Agenzia Europea per i Medicinali al momento sta valutando i dati sottoposti dalle aziende Moderna e Pfizer/BioNtech, ha spiegato Marco Cavaleri, responsabile per le minacce alla salute biologica e la strategia dei vaccini.

Ovviamente prima di autorizzarne l’uso, l’Ema vuole controllarne la sicurezza e la capacità di stimolare la produzione di anticorpi neutralizzanti.

Nel frattempo, l’Agenzia consiglia il secondo booster, ovvero la quarta dose, a tutti i cittadini europei sopra ai 60 anni e ai fragili. Attualmente l’Italia ha invece adottato la soglia degli 80 anni. Nei giorni scorsi diversi esperti avevano chiesto di estendere la fascia d’età per cui il secondo richiamo è consigliato, visto l’imperversare dell’ondata di Omicron 5.

“Anche le persone tra i 60 e i 79 anni e le persone vulnerabili dal punto di vista medico di qualsiasi età – sono state le parole di Cavaleri – dovrebbero ricevere una seconda dose booster di vaccino contro il Covid, se i tassi di infezione aumentano, come stanno facendo. – La raccomandazione di vaccinare le persone con più di 80 anni era arrivata dall’Ema già ad aprile – E resta ovviamente valida”. ha aggiunto Cavaleri.

Dopo la pausa estiva l’Ema darà anche il suo parere sui vaccini per i bambini dai 6 mesi ai 6 anni, che negli Stati Uniti sono già somministrati da giugno. Sia Moderna che Pfizer/BioNtech hanno messo a punto fiale adatte a queste età e aspettano la valutazione dell’Agenzia.

Per quanto riguarda i vaccini aggiornati, c’è ancora incertezza sulla loro composizione.

“Non siamo ovviamente in grado di sapere quale variante circolerà in Europa in autunno – ha spiegato il Prof. Marco Cavaleri. Pfizer e Moderna hanno condotto i test clinici usando Omicron 1 – Ma ci aspettiamo che entro luglio quella variante sia completamente rimpiazzata da Omicron 4 e 5″ ha detto l’esperto dell’Ema.

Omicron 4 e 5 sono le due sotto varianti molto simili, queste per chi produce vaccini vengono considerate indistinguibili e stanno causando l’attuale violenta ondata di Covid in tutta Europa.

Le aziende si stanno affrettando a mettere a punto anche un vaccino aggiornato per Omicron 4 e 5, ma fra test e valutazione dell’Ema i tempi saranno necessariamente più lunghi.

“Non faremmo in tempo per la campagna di vaccinazione autunnale pianificata da molti stati – secondo Cavaleri – E a quel punto chissà quale nuova variante sarà arrivata”.

La caccia all’ultima variante rischia di essere un inseguimento vano. A questo dobbiamo rassegnarci.

“È impossibile avere un vaccino approvato che combaci perfettamente con il virus in circolazione – ammette il Prof. – Dobbiamo scegliere l’opzione che ci garantisca maggior sicurezza e maggior numero di anticorpi neutralizzanti”.

Le opzioni sul tavolo dell’Ema sono diverse e al momento l’Agenzia non ha piste preferite. Moderna ha presentato i risultati dei test sui volontari che hanno ricevuto un vaccino che contiene due ceppi insieme, Wuhan (il virus originario, quello usato per i vaccini attuali) e Omicron 1.

“I risultati sulla risposta immunitaria sono buoni. La protezione contro il virus viene aumentata dai nuovi vaccini aggiornati”.

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