Quarta dose, ecco come procede in Italia

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L’indecisione è ancora tanta là fuori e lo stivale si divide, fra chi ha superato i 60 e pur non avendo patologie è corso a fare la quarta dose prima di partire per le vacanze e chi invece al vaccino contro il Covid-19 ancora non ci crede.

Fatto sta che al momento la quarta dose ancora non decolla a prenotare è soltanto il 10% degli over 60.

Mentre a Napoli corrono a fare il vaccino anche chi i 60 anni ancora non li ha compiuti, a Bologna in città e provincia, su 117 mila persone tra i 60 e i 79 anni che dal 13 luglio possono prenotare il vaccino anti Covid, hanno alzato la mano in 13 mila, poco meno del 10%. E sono meno di tremila i fragili fra i 12 e i 59 anni che hanno risposto agli sms inviati dall’Ausl di Bologna per fissare l’appuntamento.

Secondo Paolo Pandolfi, direttore del dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl che lancia un appello alla vaccinazione sia per proteggersi dalle conseguenze gravi del virus sia «per non rovinarsi le vacanze», il motivo della partenza al rallentatore, pare sia:

«Credo che ci sia di fondo un’incertezza diffusa dettata dal miraggio di avere a settembre un vaccino migliore di quello che c’è già adesso. In realtà non potrà essere tanto migliore di quello attuale, perché non terrà conto delle varianti dominanti in questo momento».

Tutto questo considerando appunto il fatto che Omicron 5 oggi dilaga.

«Il rischio che ci sia un’altra ondata a settembre e ottobre è reale. La vera preoccupazione è fare in modo che soprattutto gli anziani abbiano un’altra spinta al sistema immunitario, per poter essere adeguatamente coperti non tanto dal contagio quanto dagli eventi più gravi come il ricovero».

L’epidemiologo spiega che la copertura vaccinale con la quarta dose per le persone dai 60 anni in su tocca oggi il 26,3% e che l’obiettivo minimo dell’Ausl è arrivare almeno almeno al 50%. Specialmente per le persone più fragili spiega:

«La diffusione del virus è ancora elevata, abbiamo tassi di incidenza sopra i mille casi ogni 100 mila abitanti, è probabile essere contagiati. Se si è stati vaccinati sei, sette, otto mesi fa, il rischio forte è di contagiarsi con esiti gravi»

A settembre arriveranno nuovi vaccini, a fine anno, inizio 2023, arriveranno farmaci ancora più aggiornati contro le altre varianti, ma il consiglio è intanto di proteggersi con le cartucce a disposizione adesso.

«Meglio farlo, perché il rischio è lasciare scoperte le persone per mesi», spiega Pandolfi. L’appello è anche ai sessantenni, che hanno ancora una vita sociale attiva e si preparano a un viaggio. «A chi ha in previsione le vacanze dico che vale la pena coprirsi, vaccinarsi. Così se si viene contagiati gli effetti sono molto limitati e il virus non rovinerà la vacanza».

Tenete presente che gli over 60 possono prenotare la quarta dose attraverso tutti i consueti canali. Venerdì i contagi in regione sono stati 6 mila su 22 mila tamponi (dati più bassi rispetto ai venerdì delle due settimane precedenti). Ma aumentano ancora i ricoveri nei reparti Covid. Qui nello specifico parliamo di 1.760 pazienti, 24 in più. Tre in più anche nelle rianimazioni (45 in tutto). Tredici vittime.

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