Elena, Elena, amore mio – recensione

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Per me questa che si è conclusa è stata un’estate all’insegna dei libri che mi hanno voluto prestare delle persone a me care, per cui dopo I libri di Enoch è stata la volta di Elena, Elena, amore mio. Ammetto la mia ignoranza è il primo romanzo che leggo di Luciano De Crescenzo, ma ovviamente non il primo libro. L’ultimo risaliva a dicembre 2021 ed era I pensieri di Bellavista ottima compagnia da tenere sul comodino e da sfogliare la sera prima di andare a dormire.

Questo romanzo risale al 1991, di fatto il belo di leggerlo da un libro prestato è anche quello di avere a che fare con pagine ingiallite dal tempo e dal nostalgico prezzo in Lire sul retro.

 

La trama vede il giovane principe Leonte, erede al trono della piccola comunità di Creta, parte dalla Grecia verso Troia, poiché è scoppiata la famosa guerra per il rapimento di Elena, tutti i principi Achei per giuramento sono chiamati alle armi. Leonte, seguito dal suo maestro, è in realtà alla ricerca del padre Neopulo, re della sua piccola comunità, anche lui partito 9 anni prima verso Troia quando iniziò la guerra, avendo fatto giuramento insieme all’amico Ulisse.

Durante le varie vicende della guerra, il romanzo ripercorre gli eventi principali dell’anno finale della guerra di Troia, facendo convergere gli incontri di Leonte con fatti riguardanti importanti eroi come Achille (l’ira, il duello con Ettore ecc.), Patroclo (la morte, i giochi funebri in suo onore) e Agamennone (la lite con Achille, il colloquio con Nestore rcc).

Leonte, di animo pacifista e memore dei saggi consigli del maestro, è sempre nella ricerca del padre, ascolta varie voci dei suoi compagni d’armi e si convince che il padre sia disgraziatamente morto in battaglia, anche se il vile Tersite un giorno gli confida di conoscere una bella ragazza troiana di nome Ekto, gemella perfetta di Elena, di cui il ragazzo si innamora.

Ekto potrebbe essere la chiave per scoprire il destino di suo padre. Dopo varie vicissitudini, proprio mentre Troia viene presa e saccheggiata dai Greci, Leonte scopre tutta la verità su suo padre.

 

Un libro che vi consiglio anche se non conoscete la storia, perché il modo di parlare e di esporre i fatti del grande Luciano De Crescenzo, dà la possibilità a tutti di imparare qualcosa di più senza annoiarsi, semplicemente divertendosi, grazie al suo modo unico di essere, quel modo che abbiamo conosciuto in passato anche grazie ai film di cui si è reso grande protagonista.

 

Come sempre vi lascio i link di riferimento nel testo.

 

Buona lettura

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