I primi risultati per il Dottore

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Moto GP Prove – i fans non potevano non prestare occhi e orecchie verso Valentino Rossi, per cui si spera in novità positive.

Valentino segnala, per l’ennesima volta, la mancanza di miglioramenti veri in previsione gara. Per Vinales il problema sembra più piccolo. Intanto Ducati e Honda volano letteralmente nei loro miglioramenti.

I test portano la Yamaha ad aggiungere ai problemi che ha avuto nel corso della stagione un’apparente divergenza che emerge dai piloti in sella dopo i test di Jerez.

Rossi e Vinales stanno lavorando in pista per individuare quale dei due nuovi motori portati da Yamaha sia il migliore per affrontare il 2019. I piloti sono d’accordo sul tipo di motore, sembrano entrambi orientati a scegliere quello che li aiuta a fermare meglio la moto avendo più freno motore, ma poi hanno sentimenti diversi su quella che è l’efficacia globale del pacchetto, riproponendo un tema già noto da tempo.

Rossi quindi, è cauto e pessimista e dichiara:

“Non mi pare che abbiamo fatto grossi passi in avanti, nel senso che esattamente come prima, la moto si guida bene, ma dopo cinque o sei giri la gomma inizia a calare troppo e rimaniamo indietro. Come prima. Siamo ancora da quarto posto e le altre case vanno meglio”.

Vinales invece è entusiasta e si esprime così:

“la nuova moto funziona bene e mi consente di essere più efficace grazie al nuovo motore. Lavoriamo bene sul passo gara e in termini di trazione siamo messi meglio rispetto allo scorso anno, a partire già da Jerez”.

Quindi non abbiamo molto a cui aggrapparci, secondo Rossi serve ancora molto lavoro per arrivare a non consumare le gomme ed essere efficaci su tutto l’arco della gara, mentre per Vinales il problema si pone in misura minore.

Questo ovviamente, secondo gli esperti, non significa che la Yamaha opterà necessariamente per due linee di sviluppo diverse, ma che deve mediare tra i giudizi di Rossi e quelli di Vinales, tenendo conto che una moto veloce sul giro secco non si traduce necessariamente in una moto costante da inizio a fine gara, quando poi i conti si fanno per davvero.

Questo duo mette sinceramente tanta ansia, sopratutto considerando il fatto che questa divisione di pensieri, in realtà si è già verificata nel 2018, quando Vinales alternava entusiasmi a difficoltà e Rossi lamentava sempre lo stesso problema di base. Di conseguenza, si spera che non continuino così per tutto il periodo di prove, altrimenti rischiamo di non vedere nulla di nuovo nel 2019.

Di fatto dopo la seconda giornata di test di Jerez si apre un lungo periodo di stop che porterà ai test di Sepang, quando sarà ormai febbraio e mancherà pochissimo al via della stagione 2019.

La Yamaha deve quindi cercare di capire cosa non la fa andare oltre, anche perché la Ducati sta continuamente dimostrando di avere una moto straordinaria. Oltre a Dovizioso, anche i test di Petrucci si sono rivelati eccellenti. Anche lui ha di fatto, fatto un vero e proprio salto di qualità. Mentre in casa Honda, ferma restando la competitività totale di Marquez, si segnala la crescita prevedibile progressiva di Lorenzo.

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