Pinocchio, la trama originale…

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Se avete letto la nostra recensione o avete visto il film, saprete che nell’adattamento cinematografico di Garrone non mancano le situazioni quasi horror e sicuramente non rassicuranti in cui Pinocchio rimane coinvolto. Per certi versi, nei suoi personaggi umanizzati grazie al trucco, mi ha riportato un po’ ai disegni dello stile vittoriano di Alice nel paese delle meraviglie.

Certo rispetto all’originale non mancano gli elementi positivi che rappresentano la giusta via da seguire, la base della storia o almeno ciò che Collodi voleva insegnare. La scuola, quella di un tempo ormai passato, la famiglia, la voce della coscienza impersonata dal Grillo Parlante.

Principi e morale di questa fiaba sono in linea con quelli della società borghese e industriale di fine ‘800. Ma andiamo alla trama originale:

Appena impara a camminare il burattino comincia a creare un mucchio di guai, Geppetto finisce in prigione per colpa sua e mentre Pinocchio si ritrova solo in casa, appare il Grillo Parlante che ammonisce il burattino per il suo comportamento. Pinocchio lo uccide con un martello (seguite già la diversità dal cartone animato).

Fortunatamente Geppetto esce di prigione, e Pinocchio promette (lo farà spesso) che sarà ubbidiente, impaurito di dover rimanere di nuovo da solo, e assicura al papà che l’indomani andrà a scuola come tutti gli altri bambini. Geppetto allora prepara dei vestiti di carta per il suo piccolino, e si sacrifica vendendo la sua giacca, nonostante il freddo dell’inverno, per compare a Pinocchio un abbecedario.

Il burattino, però andando a scuola viene distratto da un teatro di marionette e per comprare il biglietto vende l’abbecedario comprato con tanto sacrificio da Geppetto. Nel teatro, le marionette, cominciano a salutare e festeggiare l’arrivo di Pinocchio ma Mangiafuoco, il burattinaio, infastidito dal gran chiasso, pensa di bruciarlo. Ma rinuncia impietosito dal piccolo Pinocchio e gli regala cinque zecchini, o monete d’oro, da riportare a casa a Geppetto.

Al ritorno il burattino è vittima di due personaggi pericolosi, il Gatto e la Volpe, che, per rubare i soldi al bimbo, decidono di imbrogliarlo. Lo convincono a seguirli per sotterrare le sue monete nel Campo dei Miracoli, che si trova nel paese dei Barbagianni, raccontando al burattino che così facendo, in quel punto esatto, crescerà presto un albero carico di zecchini d’oro. Appare lo spirito del Grillo Parlante che consiglia ancora a Pinocchio la giusta cosa da fare, ma il bambino non ascolta lo spiritello e segue i due malintenzionati. Ovviamente quella del Gatto e la Volpe è una truffa e i due, travestiti da Assassini, sorprendono e rincorrono Pinocchio, per derubarlo finalmente dei soldi, fino ai pressi di una grande quercia dove decidono di impiccare il burattino per prendersi finalmente il denaro. Stanchi di aspettare che Pinocchio muoia, i due se ne vanno con l’intento di tornare il giorno dopo a riprendere le monete e lasciano il protagonista appeso alla quercia.

Durante la fuga dagli Assassini, Pinocchio si era imbattuto in una Bambina dai capelli turchini, una fata che in questo momento della favola torna in scena per aiutare il burattino, ordinando ad un Falco e al suo cane Medoro di recuperarlo, fa chiamare 3 medici per sapere se il piccolo è ancora vivo. Il burattino ha la febbre molto alta dopo queste disavventure, ma non vuole bere la medicina amara che la Fata cerca di dargli. Chiama così dei conigli neri che portano con loro una bara, una scena che sta a simboleggiare la sorte che attende Pinocchio se non si convincerà a curarsi.

Il burattino accetta allora la medicina e a questo punto racconta la sua vicenda sventurata col Gatto e la Volpe alla Fata, mentendo più volte dicendo di aver perso le monete, e non di essere stato derubato, a questo punto succede ciò che tutti sappiamo bene a Pinocchio si allunga il naso. La fatina spiega al bimbo che esistono due tipi di bugie: quelle con le gambe corte e quelle che fanno allungare il naso, le sue bugie sono di quest’ultimo tipo.

La Fata chiede allora Pinocchio di rimanere a vivere lì insieme a lei e insieme a Geppetto che intanto li sta raggiungendo, il piccolo è d’accordo e, contento di rivedere il padre, gli va incontro passando per il bosco. Qui però incontra di nuovo il Gatto e la Volpe che riescono a convincerlo di nuovo a seguirli per seppellire le monete in un altro campo miracoloso, questa volta, nella città di Acchiappacitrulli. Pinocchio si ritrova di nuovo nei guai e verrà addirittura imprigionato per 5 mesi, dopo i quali torna a casa della fatina, ma per la strada incontra un serpente gigante a sbarrargli il cammino. Pinocchio cerca di superarlo saltando oltre il corpo del rettile, ma inciampa e cade con la testa nel fango e il serpente è così divertito che muore dal ridere, pare infatti che da qui arrivi l’espressione “ridere a crepapelle” che ancora usiamo. In seguito Pinocchio, viene catturato da un contadino ma dopo aver salvato il pollaio dalle faine viene liberato e finalmente riesce ad arrivare alla casa della Fata Turchina, ma lo attende una terribile sorpresa, la piccola fata è morta per il dolore causato dalla prolungata assenza di Pinocchio.

A questo punto un Colombo gli rivela che Geppetto sta costruendo una barchetta per attraversare l’Oceano, andando alla ricerca del figlio, non sapendo che Pinocchio è invece tornato a casa. Pinocchio e il Colombo partono in volo verso la spiaggia ma è troppo tardi, la barchetta di Geppetto ha quasi raggiunto l’orizzonte.

Il burattino allora si tuffa rapidamente in acqua e nuota tutta la notte, ma per sbaglio arriva sull’isola delle Api industriose e lì scopre che nell’Oceano vive un gigantesco Pescecane che potrebbe aver inghiottito la barchetta di Geppetto.

È costretto però a rimanere sull’isola, e comincia a cercarsi un lavoretto per potersi pagare da mangiare, aiuta allora una donna a portare delle brocche ma presto scopre che questa donna è in realtà la Fata Turchina, ancora viva. La Fata promette al burattino che lo farà diventare un bambino vero se sarà ubbidiente, andrà a scuola e non racconterà più bugie. Così fa Pinocchio, e a scuola si mostra subito uno studente molto bravo, ma un giorno i compagni gli raccontano, per prenderlo in giro invidiosi dei suoi buoni voti, che il gigantesco Pescecane che ha inghiottito Geppetto è stato visto dalla spiaggia.

Quando Pinocchio capisce che i compagni si stanno solo prendendo gioco di lui comincia una rissa e un bambino si ritrova ferito; arrivano allora dei carabinieri che portano via Pinocchio ma per la via verso la prigione il burattino riesce a scappare. Nella fuga però viene inseguito da un cane rabbioso, Alidoro. Per scappare Pinocchio si tuffa in mare e dopo aver salvato Alidoro che rischia di affogare per continuare a inseguirlo, viene pescato dalla rete di un pescatore che vuole cucinarlo credendolo un pesce. A questo punto è Alidoro a salvare Pinocchio e lo riporta in paese.

Pinocchio ha paura che la Fata Turchina non lo perdonerà più dopo quest’altra bravata e aspetta tutta la notte fuori la porta della casetta, preso in giro da una Lumaca e svenendo dalla fame mentre aspetta che faccia giorno. In realtà la Fata perdona Pinocchio e alla fine dell’anno scolastico il burattino è il miglior alunno della classe.

La fatina promette di trasformarlo in un bambino vero il giorno seguente e organizza una grande festa ma quando Pinocchio invita Romeo, conosciuto col soprannome di Lucignolo che è il ragazzino più svogliato e cattivo della scuola, decide di partire con l’amico per una nuova avventura, stavolta nel Paese dei Balocchi che si trova oltre il mare, dove è sempre festa e non ci sono libri o professori.

Passano cinque mesi di festa ma Pinocchio una mattina si sveglia e scopre che si sta trasformando in un asino. Viene venduto ad un uomo che lavora nel circo, ma durante lo spettacolo Pinocchio-asinello resta zoppo. A questo punto, considerato inutile per il circo, viene venduto di nuovo ad un uomo che cerca di affogarlo per spellarlo e usare la pelle per costruire un tamburo. Pinocchio però è tornato ad essere un burattino grazie alla magia della fata e si allontana a nuoto.

Durante questa ennesima fuga viene inghiottito dal Pescecane e nella sua pancia ritrova finalmente Geppetto con cui organizza un piano per fuggire quando il mostro aprirà la bocca. Riescono a scappare e vengono aiutati da un tonno ad arrivare a riva. Per curare Geppetto, Pinocchio inizia a lavorare e mette da parte molti soldi. A questo punto commossa dalla sua dedizione, la Fata trasforma finalmente Pinocchio in un bambino vero e Geppetto guarisce da ogni male.

Come abbiamo potuto vedere da questa articolata trama, i personaggi di Pinocchio sono moltissimi ma solo alcuni sono rimasti veramente nella mente di tutti i lettori.

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