Situazione Covid, in Italia e in Europa

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Siamo allo stremo, chi più chi meno per i contagi, per i morti, per tutti i comportamenti non all’altezza della situazione e la ciliegina sulla torta è che non abbiamo un porto sicuro, una data che ci dica che presto o tardi tutto questo sarà solo un brutto ricordo.

La classifica dei contagi stilata dall’agenzia europea European Centre for Disease Prevention and Control, a questo weekend è guidata dalla Spagna con 716.481 casi e 31.232 morti. Il governo si prepara ad applicare la legge sulla salute pubblica se l’amministrazione della capitale Madrid non prenderà provvedimenti restrittivi, come un altro lockdown per frenare i contagi.

Sono stati 14.412 i nuovi casi positivi di Covid-19 questo weekend in Francia, circa un migliaio in meno di ieri e meno di 2.000 in meno di due giorni fa, quando i contagi toccarono il record. I 39 decessi portano le vittime totali a 31.700. Aumenta al 7,2% il tasso di positività, in costante crescita dalla settimana scorsa. Negli ospedali ci sono 33 ricoverati per Covid-19 in più rispetto a ieri, nei reparti di rianimazione 16 letti in più sono occupati.

Inoltre, la Società italiana di malattie infettive e tropicali boccia la recente presa di posizione delle autorità sanitarie francesi di voler ridurre la quarantena dei soggetti esposti a Covid da 14 a 7 giorni.

«La Francia sbaglia sulla durata della quarantena. Potremmo correre troppi rischi. Ma occorre invece riconsiderare la durata dell’isolamento. […] Questa disposizione potrebbe anche aggravare la situazione epidemiologica transalpina. – sottolinea Marcello Tavio, presidente Simit che, in una nota, spiega perché – La durata della quarantena dipende dal tempo di incubazione e non dalla durata dell’infettività. Gli eventuali casi di infezione asintomatici che uscirebbero dalla mini-quarantena di 7 giorni potrebbero essere ancora contagiosi, invece una quarantena di 14 giorni, che includa i primi giorni di incubazione e gli eventuali giorni successivi di isolamento, rappresenta il compromesso ideale fra tempo di incubazione e periodo di infettività».

La Simit, piuttosto, chiede con forza che siano invece considerati i criteri Oms per la sospensione dell’isolamento dei casi Covid guariti o asintomatici.

Al terzo posto la Gran Bretagna 423 236 casi e 41.936 morti. Sono 6.874 i contagi registrati nelle ultime 24 ore in Gran Bretagna, 240 in più rispetto a ieri, mentre diminuiscono leggermente i decessi, 34 contro i 40 di giovedì. I nuovi dati diffusi dal governo britannico, che non considerano la Scozia a causa di problemi tecnici, portano a quasi 42mila i morti in Gran Bretagna legati alla pandemia di Covid-19, mentre i contagi confermati sono in totale oltre 423mila.

Al quarto c’è l’Italia con 306.235 casi con 35.801 morti. È considerato stabile l’incremento dei contagi per coronavirus. Dal bollettino del ministero della Salute emerge che si sono registrati 1.869 nuovi casi nelle ultime 48 ore. Il numero complessivo dei contagiati, comprese vittime e guariti è poco sopra i 300mila. In leggero calo anche il numero delle vittime, 17 nelle ultime 24 ore mentre venerdì erano 20. Nessuna regione al momento fa segnare zero casi.

Dopo l’Italia viene poi la Germania con 282.730 casi e 9.452 morti.  Poi la Romania con 119.683 casi e 4 633 morti. Al settimo posto il Belgio che conta 110.882 casi e 9 969 morti. Sono saliti del 58% i ricoveri in ospedale per il Covid-19, in Belgio, nell’ultima settimana. I contagi hanno toccato quota 1540 al giorno, tra il 16 ed il 22 settembre. Sono gli ultimi dati diffusi dall’autorità sanitaria belga.

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