Investire in tempi di pandemia

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Moneyfarm, per chi ancora non la conoscesse è una società internazionale di investimento fondata da italiani, ha acquisito la base clienti britannica di Wealthsimple, piattaforma di investimento digitale attiva in Canada e Regno Unito che, a livello globale, conta 1,5 milioni di utenti e oltre 8 miliardi di dollari di masse in gestione.

In particolare, si tratta di tutti i clienti britannici di Wealthsimple (oltre 16 mila), per un totale di circa 320 milioni di euro di risparmi in gestione. Questi clienti passeranno sotto la consulenza Moneyfarm entro fine di questo gennaio, in seguito alla decisione di Wealthsimple di focalizzare il proprio business sul mercato canadese.

I portafogli di Wealthsimple in UK, si spiega in una nota, sono strutturati in modo simile al modello già proposto da Moneyfarm sul mercato inglese, attraverso i wrapper più comuni nel risparmio gestito britannico: Stocks and Shares ISA, Junior ISA – entrambe soluzioni di investimento agevolate fiscalmente entro determinate soglie e dedicate ai lavoratori e ai genitori che vogliono iniziare a risparmiare efficientemente per sé stessi o per i propri figli – e Self-Invested Personal Pension (SIPP) – soluzione dedicata alla pensione integrativa, anch’essa incentivata dal governo inglese attraverso una serie di agevolazioni fiscali. Se ve lo siete persi, ne abbiamo parlato in QUESTO ARTICOLO.

Giovanni Daprà, co-fondatore e amministratore delegato di Moneyfarm ha dichiararo:

“L’impatto di questa operazione sul nostro business è rilevante non solo dal punto di vista dell’ampliamento della base clienti e delle masse in gestione, ma anche come testimonianza della solidità che Moneyfarm ha raggiunto in questi ultimi anni a livello internazionale. Abbiamo molto in comune con Wealthsimple: semplicità, trasparenza e attenzione ai costi sono tutte caratteristiche che i clienti che migreranno a Moneyfarm ritroveranno nel nostro servizio”.

Un punto di riferimento, solito come questa società è praticamente fondamentale.

Se non stupisce che la scelta di uscire dal mercato, durante o subito dopo lo scoppio della pandemia, sia risultata quella peggiore perché non ha consentito agli investitori di beneficiare del recupero dei mesi successivi, è interessante il paragone tra gli investitori lungimiranti e coloro che, più o meno consapevolmente, hanno provato a “battere il mercato” disinvestendo temporaneamente, per poi provare a reinvestire in un momento che hanno giudicato più favorevole.

Ma tenete bene a mente che individuare questo o quel momento, quello davvero giusto per capitalizzare sui profitti e approfittare della ripresa, è estremamente complesso e infatti i rendimenti di questi investitori sono stati decisamente inferiori a quelli degli investitori lungimiranti.

Negli investimenti naturalmente non si possono prendere come riferimento gli scenari passati per prevedere con esattezza il futuro. Questi dati servono semplicemente a rendersi conto che nelle fasi di volatilità sui mercati, anche quelle più estreme e difficilmente replicabili come quelle dello scorso anno, agire sulla scia delle emozioni o provare a “battere il mercato” può rivelarsi una scelta molto rischiosa.

Una strategia d’investimento lungimirante, che neutralizza la volatilità nel tempo e il supporto di una consulenza professionale che aiuta a gestire la pressione emotiva rappresentano l’antidoto migliore anche alle situazioni più complesse e imprevedibili.

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