Contagiarsi di proposito per evitare il vaccino

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Se Novak Djokovic, cacciato dall’Australia, continua a far parlare di sé per la sua scelta di non vaccinarsi, un ex campione del motociclismo, Marco Melandri, ha provato ad andare oltre. Cioè invece di toccare il fondo, ha iniziato anche a scavare.

Lo ha fatto con una dichiarazione choc di essersi volontariamente contagiato per avere il Green pass per poi dichiarare successivamente, “era solo una battuta”.

Marco Melandri, infatti, è fortemente contrario al vaccino contro il Covid. Selvaggia Lucarelli ha in più occasioni mostrato ai suoi follower stralci di conversazione con l’ex pilota di Moto Gp nei quali i due si scontravano sull’opportunità di ricevere la somministrazione contro il coronavirus. Melandri ha rivelato di aver cercato di proposito il contatto con un positivo al coronavirus per contagiarsi a sua volta e ottenere il Green pass.

Dichiarazioni choc rese dall’ex pilota, che non sembra pentito della sua decisione:

“Ho preso il virus perché ho cercato di prenderlo, e, al contrario di molti vaccinati, per contagiarmi ho fatto una fatica tremenda. – Senza nessuna remora e senza nessun pudore, Marco Melandri ha dichiarato di essersi contagiato appositamente – per potere essere in regola almeno per qualche mese e non è stato nemmeno facile. Mi sono dovuto contagiare per necessità, dovendo lavorare e non considerando il vaccino un’alternativa valida”.

Questa in realtà è la seconda versione fornita da Marco Melandri che si discosta da quella fornita in un primo momento dallo stesso pilota sui social network, dove aveva polemizzato sottolineando che a contagiarlo sarebbe stato un soggetto con due dosi di vaccino.

“Se fosse successo il contrario? Per me esistono solo negativi o positivi, non esistono distinzioni e lo dice l’andamento dei fatti, così come che i nostri diritti non esistono più. – Ha detto Melandri, che ormai da tempo si scaglia contro il vaccino – Mi sono esposto contro il Green pass e sono stato etichettato ‘complottista, no siringa, terrapiattista’… Non sono niente di tutto questo ma solo per la libertà di scelta, come la nostra costituzione vuole, anzi vorrebbe… Spegnete Tv, Radio e quant’altro, uscite all’aria aperta e godetevi la natura, guardate con i vostri occhi, pensate con la vostra testa… Vi renderete conto che la vita va avanti…- Infine, ha concluso – Io saró sempre e comunque libero, quando la sera mi guardo allo specchio non ho nulla da recriminarmi e so di poter dormire sonni tranquilli”.

Un post che, tra gli altri, ha ricevuto l’apprezzamento anche da parte di Serena Enardu.

Ma ci sono anche altri post sul suo profilo, in cui contesta l’obbligo di super Green pass nel mondo dello sport, entrato in vigore dallo scorso 10 gennaio, anche per chi pratica all’estero. Non è più sufficiente il tampone per l’attività sportiva ma è necessario il vaccino, contro il quale si batte Melandri. Un post che ha ricevuto un commento positivo anche da parte di Heather Parisi.

Marco Melandri è salito anche sul palco della manifestazione no pass di Milano del 15 gennaio, osannato dalla folla:

“Ho sempre inseguito il mio sogno, tutti i giorni, stando in mezzo alla gente, dobbiamo riprenderci la libertà. Dobbiamo dare la libertà ai ragazzi di fare sport, non possiamo negarglielo, voglio guardare mia figlia in faccia”.

Ma le sue parole sono ora nel mirino del sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia, che ha dichiarato:

“Ringrazio Marco Melandri per l’autodenuncia pubblica. Le forze dell’ordine verificheranno l’accaduto. Al di là dei profili penalistici su cui valuterà l’autorità giudiziaria, il comportamento e il messaggio sono senza dubbio indegni e pericolosi”.

Il problema è che personaggi del genere hanno una certa rilevanza sul pubblico e se decidono di aprire bocca su qualcosa di serio come il Covid-19, non si tratta più di perorare o no una causa, si tratta semplicemente di avere rispetto per chi ha sofferto.

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