Falso trading online – ecco le ultime

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Ci eravamo lasciati in estate con questo discorso che purtroppo come sempre ha bisogno di poco per aggiornarsi nuovamente. Di fatto è stata conclusa nei giorni scorsi dalla Polizia di Stato una significativa attività di contrasto al falso trading online, fenomeno criminale che colpisce un numero sempre più consistente di investitori.

Il risultato di approfondite indagini degli investigatori specializzati del Centro Operativo Sicurezza Cibernetica, gruppo della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Torino hanno consentito di sottoporre a sequestro un sito web tramite il quale erano stati raccolti centinaia di migliaia di contatti di soggetti poi caduti vittima dell’inganno del falso trading.

La tecnica impiegata dai cyber-criminali consisteva nel costruire ad arte dei banner che richiamavano in modo quasi eccelso ma comunque illecito, i nomi di società prestigiose, al fine di persuadere con facilità le vittime a cliccare ed inserire i propri dati.

Una volta compilati i format, i dati personali degli ignari utenti venivano trasmessi a società che servendosi di centralini telefonici effettuavano le chiamate ingannevoli. Questi zelanti broker avevano quindi il compito di rappresentare alle vittime dei piani di investimento che dovevano sembrare sicuri ovviamente, spesso nel settore tecnologico o delle criptovalute, in grado di far conseguire all’investitore profitti esorbitanti in tempi rapidissimi.

Gli indagati, avevano fatto sistematico ricorso anche ad sms costruiti con testi verosimili, inviati a quanti avevano in buona fede inserito il proprio numero di telefono all’interno dei format.

Si parla addirittura anche di false chat WhatsApp che gli investigatori hanno rinvenuto sul sito sequestrato. Si tratta di screenshot artefatti di interlocuzioni mai avvenute tra i broker e investitori di fantasia in cui veniva avvalorata la sicurezza delle operazioni e la facilità dei guadagni.

Fra i marchi utilizzati anche nomi che non ci si aspetterebbe di trovare. Questa volta è stato usato il volto di Chiara Ferragni. Il post, a prima vista, può sembrare più credibile grazie a un video realizzato dall’intelligenza artificiale.

Il tutto parte da un’intervista fatta a Chiara Ferragni da Alessandro Cattelan nel 2018, quando ancora il programma si chiamava E poi c’è Cattelan. Il look, la scenografia e le luci sono le stesse. L’audio invece può essere creato in due modi. Partendo da un campione di voce di Chiara Ferragni l’intelligenza artificiale può aver creato il discorso partendo da un testo oppure da un altro audio registrato da una voce diversa.

Inoltre, il video si può trovare su un post sponsorizzato su Facebook ed è collegato a un articolo che sembra pubblicato dal quotidiano La Repubblica. Il titolo è Il colloquio è stato interrotto dalle autorità, ma era troppo tardi, dato che Chiara Ferragni aveva già raccontato tutto.

Prestate molta attenzione a quando vedete video come questi, dove si sente la sua voce e la si vede muovere le braccia ma con gesti un po’ troppo ripetitivi, mentre esprime queste parole:

“Se tutti ricevono migliaia di euro al giorno, chi lavorerà? Allora perché un tassista, un medico, un poliziotto o un insegnante dovrebbe andare a lavorare quando può guadagnare centinaia di volte in più usando solo il proprio smartphone e cinque minuti del proprio tempo al giorno?”.

Questo discorso è palesemente una truffa. Vi invitiamo a consultare il sito ufficiale di trading etoro online se volete avvicinarvi a questo mondo senza rischiare che i vostri risparmi vi vengano rubati.

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