MotoGP – Test Mandalika 2022

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Per quanto visto a Sepang, anche se nella seconda giornata è subentrata la pioggia battente che ha causato pochissima azione in pista, c’è grande equilibrio nella classe regina, con le Ducati che hanno ripreso da dove avevano lasciato, con Honda, Aprilia e Suzuki molto vicine, mentre la Yamaha appare la moto al momento più indietro tra le big, come confermato dal campione del mondo in carica Fabio Quartararo.

I piloti potranno da oggi conoscere finalmente la pista che entrerà in calendario in questo Mondiale MotoGP 2022 e già oggi l’hanno potuta sfruttare (dalle ore 2.00 alle ore 10.00 ore italiane) per le prime 8 ore di lavoro, anche se le previsioni meteo non sono incoraggianti ed è molto concreto il rischio di una sessione bagnata.

I piloti sono andati a disputare ben 8 ore di tempo sul nuovo circuito indonesiano per testare le nuove moto, provare i componenti e affinare il feeling con il mezzo.

Di fatto manca un mese all’inizio della stagione e in questo fine settimana assisteremo alla manovra che porteranno i piloti a settare le moto in maniera pressoché definitiva in vista del debutto a Losail.

Si attendono risposte importanti a Mandalika. Gli appassionati italiani sperano che Francesco Bagnaia sia in grande confidenza con la Ducati, l’obiettivo è quello di lottare per il Mondiale.

I primi a uscire in pista sono Francesco Bagnaia sulla Ducati, Alex Rins su Suzuki e Fabio Quartararo su Yamaha.

Alla partenza la prima girandola di tempi premia Jack Miller che svetta con la sua Ducati in 1:46.307, precedendo di appena 11 millesimi Alex Rins. Johann Zarco è terzo a 0.517, poi Fabio Quartararo a 0.981 e Francesco Bagnaia a 1.165 con l’altra Ducati.

Dalla prima mezz’ora, sono arrivate ottime risposte dalla Ducati, più coperta la Yamaha. Mentre si attendeva ancora la Honda.

Superata la prima ora di test a Mandalika era evidente Zarco che al comando in testa davanti a Miller, Binder e Bagnaia, poco movimento in pista in questa fase.

Per quanto riguarda il Pertamina Mandalika Circuit ci sono solo due notevoli punti di frenata: curva 1 e curva 10. Si tratta di un circuito molto scorrevole, non da potenza. Anche se ovviamente la potenza aiuta sempre. Ci sono tante curve che obbligano il pilota a frenare con intensità o ad aprire il gas con forza in situazioni di elevati angoli di piega. Ciò potrebbe comportare alcune cadute per via della perdita all’anteriore e senza dubbio non mancheranno le derapate dando gas.

Dopo un’ora e mezza, piloti ai box con bandiera rossa per permettere le operazioni di pulizia del circuito sporcatosi con la pioggia scesa durante la notte.

Per conoscere ancora meglio il circuito, ricordiamo che presenta numerose vie di fuga, oltre ad alcuni cambi di direzione molto veloci che ricordano la vecchia Hockenheim.

Mentre procedono le pulizie della pista, Johann Zarco è sempre il più veloce dalla fine dell’ora di apertura prima dell’interruzione necessaria per cercare di pulire la superficie della pista, sporcata dalla pioggia caduta nella notte. Il francese della Pramac Racing ha fatto segnare un 1’44″830 al 6° dei 18 giri fino a qui completati.

Dopo 8 ore, cala il sipario sul day-1 dei test. La classifica finale:

1 44 P. ESPARGARO 1:32.466

2 41 A. ESPARGARO +0.471

3 33 B. BINDER +0.477

4 42 A. RINS +0.592

5 20 F. QUARTARARO +0.642

6 43 J. MILLER +0.648

7 12 M. VIÑALES +0.681

8 36 J. MIR +0.778

9 4 A. DOVIZIOSO +0.779

10 89 J. MARTIN +0.892

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