Amazon aumenta i posti di lavoro e non solo

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Amazon è quasi pronta ad ospitare 450 nuovi posti di lavoro, il cantiere a Chiuduno continua i lavori spedito, il polo logistico dovrebbe terminare entro fine ottobre ma mantiene ancora in assoluto riserbo la data dell’inaugurazione.

La struttura si estenderà su ben 6.550 metri quadrati, affacciandosi direttamente sulla Strada provinciale 91. Sono previste almeno 450 assunzioni tra dipendenti in azienda (150) e autotrasportatori (300).

Si tratta del terzo stabilimento Amazon nella Bergamasca, dopo quelli di Casirate d’Adda e Cividate al Piano, e a poche decine di chilometri di distanza dall’hub bresciano di Castegnato.

A fronte dell’opera, il Comune di Chiuduno dovrebbe incassare fino a 250mila euro tra oneri di urbanizzazione e standard di qualità, alcuni di questi riconvertiti in opere di mitigazione, tra cui la piantumazione di decine di alberi. Sorgendo a ridosso della Sp91, non porterà i camion a riversarsi nel centro cittadino.

Il nuovo polo logistico di Amazon, nel percorso del trasporto dei pacchi, rientra nella fase nota come “ultimo miglio” che si traduce in “last mile”, si riferisce all’effettiva consegna dell’oggetto al cliente, che sia direttamente al domicilio o nei punti vendita o in questo caso negli Amazon Locker e derivati. Questo significa che a Chiuduno saranno smistati i pacchi in consegna, magari dai centri vicini, tra cui Castegnato, per essere poi consegnati ai clienti.

Dal suo arrivo in Italia, nel 2010, Amazon ha investito ben oltre 6 miliardi di euro creando più di 12.500 posti di lavoro, in oltre 50 siti sparsi in tutto il Paese. Lo scorso anno sono entrati in attività i centri di distribuzione di Novara, di Cividate al Piano e di Spilamberto (Modena), ad agosto è stato inoltre inaugurato il primo centro di distribuzione in Abruzzo, in cui saranno creati un migliaio di posti di lavoro entro 3 anni dall’apertura. A livello globale Amazon ha chiuso il 2021 con un fatturato vicino ai 500 miliardi di dollari.

Sono importanti i dati contenuti nel Report 2022 sulle Piccole e Medie Imprese italiane che vendono su Amazon.it, soprattutto per la incidenza reale sui posti di lavoro e quindi sulla vita quotidiana.

Infatti, risulta dal report emerge che sono state più di 20.000 le realtà italiane che hanno scelto di utilizzare il negozio online di Amazon nel 2021 e che ad oggi, hanno creato in totale circa 60.000 posti di lavoro in Italia.

Inoltre, dal report risulta anche nel 2021, oltre il 50% delle Pmi che vendono su Amazon ha esportato i propri prodotti registrando vendite all’estero per circa 800 milioni di euro, intorno al 25% in più rispetto all’anno precedente: di questi, più di 60 milioni di euro sono stati registrati al di fuori dell’UE

In una nota del colosso, si legge:

“Sono numeri che confermano il contributo di Amazon nel sostenere l’economia italiana attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro e favorendo la digitalizzazione e l’internazionalizzazione del tessuto imprenditoriale, in linea con il più ampio obiettivo dell’azienda annunciato lo scorso maggio di aiutare i partner di vendita a raggiungere 1.2 miliardi di euro di export all’anno entro il 2025″.

Ma non finisce qui, perché è notizia recente che Amazon aumenterà gli stipendi dei lavoratori italiani. Passando dall’accordo con il sindacato con cui ha avviato relazioni più costruttive.

Il personale operativo e amministrativo, addetto alle operazioni di magazzino, sia dipendente sia in somministrazione, assunto a tempo determinato e indeterminato, avrà un incremento del 2% della retribuzione base a partire da ottobre.

Inoltre, il ticket buono pasto da gennaio 2023 passerà da 5 euro a 7 euro ed è stato previsto anche un bonus straordinario di 500 euro, utilizzabile attraverso buoni acquisti che dovranno essere acquisiti entro la fine dell’anno tramite una piattaforma di welfare aziendale.

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