A che punto è il Covid in America

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Accelera in America la nuova ondata di casi di Covid-19 e con essi salgono ovviamente anche i ricoveri, che gli esperti prevedono continueranno la loro crescita nelle prossime settimane.

Preoccupa in particolare il balzo delle ospedalizzazioni pediatriche, pari a +70% in un mese. Gli Usa si ritrovano ora in una situazione pandemica come quella di metà febbraio scorso, ogni giorno vengono diagnosticati tra i 94-96.000 nuovi contagi, un aumento del 50% in una settimana, e quattro volte in più nelle ultime 6 settimane.

I ricoveri per complicazioni sono saliti de 18,7% nell’ultima settimana e sono raddoppiati dal mese scorso. Gli esperti dei Cdc hanno chiesto ai leader locali di ripensare all’obbligo di mascherine all’ interno.

Tutto ciò accade, mentre salgono a 92 i casi confermati dall’Oms di vaiolo delle scimmie nei 12 stati membri dove la malattia non è endemica. L’Organizzazione mondiale della Sanità ha registrato anche 28 casi sospetti. I Paesi dove in cui l’Oms ha riscontrato la presenza del vaiolo delle scimmie sono Australia, Belgio, Canada, Francia, Germania, Italia, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti d’America.

Per i casi segnalati finora non sono stati stabiliti collegamenti di viaggio con le aree dove la malattia è endemica. La malattia, scoperta inizialmente nelle scimmie, può essere trasmessa da persona a persona attraverso un contatto fisico stretto, inclusi quelli sessuali, ed è causato da un Orthopoxvirus, dello stesso genere del virus che provoca il vaiolo, dichiarato eradicato a livello mondiale nel 1980.

“Sulla base delle informazioni attualmente disponibili, i casi sono stati identificati principalmente, ma non esclusivamente, tra uomini che hanno rapporti sessuali con uomini – scrive l’Oms che sottolinea come la situazione sia in evoluzione, prevedendo che – ci saranno più casi di vaiolo delle scimmie identificati man mano che la sorveglianza si espande nei paesi non endemici”.

Le azioni immediate, spiega ancora l’Oms in una nota:

“si concentrano sull’informazione di coloro che potrebbero essere più a rischio di infezione con informazioni accurate, al fine di fermare un’ulteriore diffusione. Le attuali prove disponibili suggeriscono che coloro che sono più a rischio sono coloro che hanno avuto uno stretto contatto fisico con qualcuno con il vaiolo delle scimmie, mentre sono sintomatici”.

Il presidente degli Usa Joe Biden ha affermato che il vaiolo delle scimmie è “una cosa per cui tutto il mondo dovrebbe preoccuparsi“, anche se gli States hanno registrato finora solo un caso. Biden ha spiegato ai giornalisti in Corea del Sud che già sta parlando con i suoi consiglieri della possibile espansione della malattia e che tra gli aspetti che devono ancora essere chiariti c’è il grado di trasmissibilità del virus.

“Stiamo lavorando per vedere quello che possiamo fare e che vaccino si può usare”.

D’altronde 10 giorni fa, lo aveva annunciato il virologo Anthony Fauci, consigliere del presidente americano Joe Biden.

“Non c’è dubbio che ci sarà un’altra pandemia. La lezione da imparare è che dobbiamo prepararci al meglio”.

Ha aggiunto per poi complimentarsi per il lavoro svolto dall’Italia nella gestione della campagna vaccinale contro il Covid-19.

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