EUR/USD in leggera salita

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Oggi il cambio EUR/USD si trova in leggera salita ma è in attesa delle decisioni delle banche centrali previste da metà settimana. La coppia ha toccato il picco intraday nel primo pomeriggio a 1,0578 ma ha mostrato molta volatilità nel pomeriggio fino al livello di 1,0555.

I movimenti di oggi mostrano un certo nervosismo da parte degli operatori, in attesa delle delibere di Fed e BCE, che il 14 e il 15 dicembre dovranno decidere riguardo al livello dei tassi di interesse.

Il consensus si attende un aumento di 50 punti base da parte di entrambi gli istituti monetari sulla scia di un più cauto atteggiamento dovuto al deterioramento dello scenario macroeconomico.

In particolare, la Fed dovrebbe optare per un rialzo da 50 punti base portando il livello del costo del denaro dal 3,75%-4% attuale fino al 4,25%-4,50%. Le attese del mercato sono state confermate anche dal Governatore della Federal Reserve Jerome Powell che ha sottolineato l’importanza di alleggerire l’intensità dei rialzi già nel meeting di dicembre.

Nonostante questo, i dati sull’inflazione relativa a novembre negli Stati Uniti, in pubblicazione domani alle 14:30 (ora italiana), potrebbero ulteriormente confermare l’atteggiamento “dovish” della banca centrale USA.

Nel Vecchio Continente, invece, la Banca Centrale Europea potrebbe alzare il costo del denaro dello 0,50% su tutti e tre i suoi tassi di riferimento (sui depositi, sui prestiti marginali e sulle operazioni di rifinanziamento) così da non appesantire troppo i fondamentali dell’economia.

Di conseguenza, i tassi dovrebbero raggiungere il livello del 2% sui depositi, del 2,50% sulle operazioni di rifinanziamento e del 2,75% sui prestiti marginali.

Le prospettive di breve/medio periodo sulla coppia EUR/USD rimangono rialziste nonostante il leggero ribasso evidenziato nella scorsa seduta del 9 dicembre che ha portato il cambio a toccare il minimo di 1,0502. Detto questo, oggi l’EUR/USD mostra una ripresa fino al picco intraday di 1,0578 con le quotazioni che evidenziano un marcato canale ascendente a partire dallo scorso 6 dicembre.

In un’ottica di breve termine, un segnale importante in questa direzione sarà dato dal superamento della soglia di 1,05950, picco del 5 dicembre e del 28 giugno scorso.

Da un punto di vista di medio periodo, invece, si potrebbe delineare un allungo significativo una volta superata la resistenza di 1,0619 mentre una più marcata fase rialzista sarebbe ipotizzabile solo dopo il raggiungimento del target di 1,0727, massimo dal 9 giugno scorso.

Di conseguenza, un’inversione del trend secondario rialzista rimane improbabile anche se un rilevante avvertimento in tal senso potrebbe derivare dal breakout ribassista dovuto al cedimento del supporto di 1,0505 mentre una discesa più pronunciata sarà visibile solo dopo lo sfondamento del sostegno di 1,0489.

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