Il turismo in Italia riparte dal Green Pass
La settimana scorsa, nelle nostre Guide Viaggio, vi abbiamo parlato dei danni del Covid al turismo, attraverso i numeri che purtroppo parlano chiaro.
Quest’anno la musica deve cambiare, tante sono le Nazioni che lavorano da mesi al miglioramento del comparto turistico, per cercare di riparare il riparabile. In Italia il premier Mario Draghi sembra ottimista, e in conferenza a fianco del ministro del Turismo Massimo Garavaglia, guarda avanti e afferma:
“È arrivato il momento di prenotare le vostre vacanze in Italia, e, naturalmente, non vediamo l’ora di accogliervi di nuovo”
Annuncia una grande novità, prendendo spunto dalla Grecia, anche l’Italia giocherà d’anticipo sull’Europa per il green pass, il certificato che consente di spostarsi liberamente a chi sia stato vaccinato (al momento le notizie ci dicono che bisogna aver concluso il ciclo vaccinale), a chi sia guarito dal Covid o sia in possesso di un tampone negativo eseguito entro le 48 ore prima della partenza.
Secondo le ultime notizie, il Pass dovrebbe essere disponibile già la settimana prossima in Italia e dalla seconda metà di giugno in tutta Europa.
“Noi dobbiamo offrire regole chiare e semplici per garantire che i turisti possano venire da noi in sicurezza. A partire dalla seconda metà di giugno sarà pronto il green pass europeo”.
Grazie al pass i turisti saranno in grado di passare da un Paese all’altro senza quarantena, a patto che potranno dimostrare di essere guariti dal Covid, di essere vaccinati o di essere negativi ad un tampone. Queste sono le condizioni che normalmente si richiedono nel green pass.
Nell’attesa, il governo italiano ha introdotto un PASS VERDE NAZIONALE, entrato in vigore già a partire dalla seconda metà di maggio. La certificazione verde è già stata inserita nel decreto Riaperture per potersi spostare anche tra Regioni di colore diverso.
Il pass vaccinale, inserito del decreto, consente di spostarsi “da una Regione all’altra anche se si tratta di zone rosse o arancioni”, spiega Palazzo Chigi. I requisiti per ottenere il pass, che potrà essere rilasciato anche dal medico di famiglia:
chi ha completato il ciclo di vaccinazione (dura sei mesi dal termine del ciclo prescritto);
chi si è ammalato di covid ed è guarito (dura sei mesi dal certificato di guarigione);
chi ha effettuato test molecolare o test rapido con esito negativo (dura 48 ore dalla data del test).
Come anticipato da alcune fonti di governo all’Adnkronos, si attende una nuova ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza. Diretta conseguenza dovrebbe essere evitare i 5 giorni di quarantena a chi dall’Europa arriva in Italia. Regola che pone immensi problemi a chi lavora nel settore turistico.
Il ministro Speranza dovrà stabilire anche i requisiti per la tipologia di tampone richiesto.
Basterà l’antigenico/rapido?
Il salivare, ancora poco diffuso nelle farmacie italiane, potrà essere considerato valido?
Altro nodo già sciolto in questi giorni è quello relativo al coprifuoco. Il limite orario delle 22 vera e propria spina nel fianco per tutti i ristoratori, soprattutto nelle località turistiche e soprattutto pensando ai tempi dilatati dell’estate in arrivo è stato spostato da ieri 19 maggio alle 23. Da lunedì 7 giugno, verrà spostato ulteriormente alle 24 e si stima che se tutto procederà per il verso giusto, verso giusto, verrà totalmente abolito a partire da lunedì 21 giugno.