MotoGP Spagna – la gara

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Il circuito de Jerez-Ángel Nieto, dove oggi si svolge la 4a tappa di MotoGp Spagna è un autodromo sito, nelle vicinanze di Cadice, in Andalusia. È intitolato alla memoria di Ángel Nieto, motociclista spagnolo scomparso nel 2017.

Ha ospitato in tutto cinque edizioni del Gran Premio di Spagna di Formula 1, dal 1986 al 1990, due del Gran Premio d’Europa di Formula 1, nel 1994 e nel 1997 e attualmente ospita il Gran Premio di Spagna del Motomondiale e di Superbike.

All’epoca misurava 4.218 metri, con una pista larga 11 metri. Nel 1992 vennero fatti alcuni lavori per renderlo più veloce con la modifica della curva Sito Pons a cui seguì, nel 1994, l’inserimento della chicane Senna, portando la lunghezza del tracciato a 4.428 metri.

Nel 2003 è stata allungata la corsia d’uscita box che ora termina alla curva Expo ’92, mentre nel 2009 sono state asfaltate le vie di fuga delle curve Expo ’92, Michelin, Dry Sac e Ducados.

Il cambio di denominazione è stato ufficializzato il 3 maggio 2018, in occasione del Gran Premio motociclistico di Spagna, considerato troppo lento per la Formula 1, rimane comunque molto utilizzato per i test ufficiali.

Questa tappa celebra Marquez come campione nel suo gran premio di casa. A comandare per un po’ Morbidelli e Quartararo che sembrano fare antipasto di podio per gran tratti della gara, ma si devono accontentare di un piatto principale abbastanza amaro.

Rossi spinge per tutto il tempo, la moto regge ma il tutto accade troppo tardi, quando i primi piazzamenti, quelli più importanti sono troppo lontani per essere recuperati, eppure aveva tutte le carte in regola per poter arrivare fino in cima.

Le Ducati ingranano una buona seconda parte di gara, ma Dovizioso riesce solo ad avvicinarsi a Vinales. Quindi, dietro la gara solitaria di Marquez, Rins, con la seconda grande gara consecutiva, e Vinales.

Poi i quattro italiani rimasti in gara in fila, Dovizioso quarto, Petrucci quinto, Rossi sesto e Morbidelli settimo.

Al primo giro ottima la partenza di MarcMarquez che si guadagna il primo posto dal primo momento. Morbidelli supera Quartararo e conduce in seconda posizione, mentre Dovizioso è quarto. Il Dottore si porta subito in decima posizione, recuperandone tre.

Nel terzo giro si vedono scontri, veramente interessanti tra Dovizioso e Vinale ma anche tra Marquez e Morbidelli.

Al quarto giro, Rins è quello con il tempo più veloce in pista, inseguito dal Dovi, mentre Rossi che aveva perso una posizione si riporta al decimo posto.

Il settimo giro è brutto per Bagnaia che cade e si ritrova in sedicesima posizione, sulla stessa curva in cui è caduto Lorenzo nelle qualifiche.

Al nono giro, Marquez porta già il suo vantaggio ad un secondo abbondante e verso il decimo giro sembra essere preso da una fuga solitaria.

Al dodicesimo giro si fanno valere le Ducati, con dei ritmi niente male.

Al tredicesimo sembra fermarsi la moto di Quartararo che si vede superare e che si ritroverà poi in decima posizione ma al giro successivo rientrerà ai box e sarà costretto a superarsi.

Al sedicesimo giro il podio sembra già configurarsi con Marquez, Rins e Vinales.

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