Michael Schumacher – situazione attuale

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I fans della rossa e in particolare di Michael Schumacher, sperano ogni anno sempre di più di riuscire a vedere in piedi e di nuovo sorridente il loro più grande eroe. Quindi non possiamo concludere l’anno, senza un pensiero all’uomo che sulle 4 ruote ci ha fatto sognare gara dopo gara. Personalmente ricordo che la domenica, quasi si apparecchiava anche per lui a tavola. Con lui ho iniziato a guardare la F1 e per me Michael Schumacher era la Formula 1.

Di fatto le ultime notizie sul campione della Ferrari sono neanche di due giorni fa.

Sono stati davvero molti gli attestati di stima, i ricordi che nel corso di questi lunghi anni di sua assenza, addetti ai lavori e tifosi hanno dedicato a Michael Schumacher.

Il sette volte campione del mondo di F1, vittima di un brutto incidente sulle nevi di Meribel il 29 dicembre di 6 anni fa, continua con estrema determinazione la sua battaglia per la sopravvivenza.

Una lotta resa possibile grazie ai grandi sforzi della famiglia in particolare della cara moglie Corinna che ha trasformato la casa in cui vive il Kaiser in una specie di reparto ospedaliero, con un equipe di specialisti personalizzata, che da diverso tempo lavora a stretto contatto con il grande campione.

Cure rese possibili anche dalle grandi disponibilità economiche che il campione ha accumulato grazie alla sua maestria e alla sua astuzia sulle 4 ruote nel corso della sua carriera. Ma chiaramente alla base c’è sempre l’eccezionale forza di volontà di Michael.

Oggi però chi si aspetta delle risposte sulle condizioni dell’ex pilota della Ferrari e di Mercedes, può sapere ancora poco o nulla, perché la riservatezza e il silenzio sono stati sovrani. Ecco che si può parlare solo per ipotesi, raramente nel corso delle gara di quest’anno qualche parola è uscita dai suoi amici come Jean Todt che si è detto positivo e ha accennato a gare viste con l’amico.

Argomentazioni valide però, sono quelle che ha espresso Nicola Acciarri, neurochirurgo dell’Ospedale Bellaria di Bologna e grande appassionato di F1. Intervistato da Motorsport.com, il neurochirurgo ha parlato di “mantenimento delle proprie funzionalità“.

In altre parole, lo stato di lungodegente, con annessa atrofia muscolare, alterazione dei tendini, osteoporosi e alterazioni anche organiche, più che migliorare può essere mantenuto stabile, per prevenire peggioramenti repentini. Un quadro, quindi, stazionario, dettato dalla gravità della situazione e dalle difficoltà.

Da quel maledetto 29 dicembre 2013 il sette volte campione del mondo di Formula 1, operato alla testa, è sparito dalla scena pubblica, giustamente dietro al muro di privacy eretto dalla sua famiglia.

A ricordare l’ex ferrarista è stato Sebastian Vettel, come spesso lui fa, in un’intervista alla tv tedesca ARD. Per il quattro volte campione del mondo Schumi è stato prima un’idolo d’infanzia, poi un maestro e un amico nel circus, ha così dichiarato:

“Sono e sarò sempre il numero due qui da noi, ma questo non mi crea problemi. La possibilità di avvicinarsi diminuisce sempre di più, ora che i giovani possono dimostrare il loro valore in Formula 1 e con Hamilton che è ancora dominante. Michael ha fatto fare passi da gigante alla F1 e all’automobilismo in Germania”.

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