Pfizer: l’efficacia cala dopo 6 mesi

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Non abbiamo neanche finito di chiederci se i vaccini a disposizione ci coprono contro le varianti del Covid-19 e fino a che percentuale, che in alcune nazioni europee si parla già di terza dose.

Di fatto, secondo uno studio di Pfizer, il vaccino della casa Usa e della tedesca Biontech perde efficacia nel giro di appena 6 mesi, scende dal 96% all’84% secondo i dati pubblicati in preprint non ancora sottoposti a peer-review.

Stat News riporta che secondo uno studio di Pfizer in corso su più di 44.000 soggetti, l’efficacia del vaccino nel prevenire qualsiasi infezione da Coronavirus che causa anche sintomi minori è sembrato diminuire di una media del 6% ogni 2 mesi dopo la somministrazione.

Questi dati riaprono il tema della 3° dose. Il capo della ricerca e sviluppo dell’azienda farmaceutica ha detto che si aspetta che la terza dose sia “un po’ più duratura” della seconda dose.

Nel frattempo, la Francia annuncia già di programmare la terza dose di vaccino per “i più vulnerabili e i più anziani” con l’inizio dell’anno scolastico a settembre, insieme ad essa anche la Germania e Israele.

Il tema resta tuttora ampiamente dibattuto dalla comunità scientifica, mentre Ecdc ed Ema in una recente nota congiunta hanno dichiarato che non ci sono ancora dati sufficienti per determinare con certezza se la terza dose di vaccino anti-Covid sia o meno necessaria.

Ma ormai la decisione è stata annunciata da Emmanuel Macron, che su Instagram ha postato:

“Sarà probabilmente necessaria una terza dose. Non per tutti subito, ma comunque per i più vulnerabili e i più anziani – In un videomessaggio diffuso da Bregançon, Macron ha iniziato dicendo che – ormai è assodato che per combattere davvero questo virus abbiamo bisogno di vaccini”.

Il presidente francese ha quindi confermato che la terza dose verrà somministrata a partire “dall’inizio dell’anno scolastico

Anche gli israeliani over 60 anni già vaccinati potranno ricevere, a partire già da questi giorni, una terza dose di Pfizer, a condizione che siano trascorsi oltre 5 mesi dalla somministrazione della seconda. Lo ha reso noto il ministero della Sanità che ha chiesto alle casse mutue di organizzarsi in maniera adeguata.

Israele è il primo paese al mondo a compiere un passo simile. Già la scorsa settimana, un team di esperti aveva consigliato al governo di passare alla distribuzione della terza dose dopo aver notato un calo nell’efficacia del vaccino fra quanti sono stati immunizzati 6 mesi fa.

“Siamo perfettamente al corrente che ci potrebbe essere bisogno di un nuovo richiamo e per questo abbiamo concluso un nuovo contratto con Pfizer/BioNTech per prenotare 1,8 miliardi di dosi con l’obiettivo di avere i vaccini pronti – qualora la terza dose – dovesse rivelarsi necessaria, anche per vaccinare altri gruppi, come i giovani”.

Lo ha detto il portavoce della Commissione europea, Stefan de Keersmaecker, nella conferenza stampa quotidiana, dove ha dichiarato:

“Abbiamo anche esercitato l’opzione per ulteriori 150 milioni di dosi con Moderna per la stessa ragione – ha aggiunto il portavoce. In ogni caso, ha concluso, qualunque decisione sulla terza dose – verrà presa sulla base dell’evidenza scientifica”.

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