Antonio Giovinazzi e il suo addio alla F1

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Prima di iniziare la sua avventura nella Formula E, con il team Dragon, il pilota pugliese ha rilasciato delle lunghe interviste, come quella per Motorsport.com per fare il punto della sua carriera.

Antonio nella sua lunga intervista, spende belle parole per Raikkonen e ha apprezzato la solidarietà di Lewis e di altri colleghi dopo l’uscita dai GP.

Giovinazzi la sera del 12 dicembre aveva lasciato il paddock di Yas Marina con non poca malinconia, anche se ben nascosta e ora stupisce ritrovarlo con la valigia già pronta ed un biglietto pronto con destinazione Arabia Saudita, ovvero la prima tappa 2022 del campionato Formula E.

Ha definitivamente voltato pagina, non c’è traccia di rancore nelle sue parole, analizza con lucidità gli ultimi anni della sua carriera e tutto ciò che lo ha portato a dover salutare la F1. Nelle sue interviste è emersa la voglia di inseguire sfide, dal provare un ritorno nel paddock appena salutato al valutare quale potrebbe essere il miglior contesto alternativo per la sua carriera.

Nei 3 anni vissuti in Alfa Romeo Racing, Antonio è maturato molto e tanto merito lo rende a Kimi Raikkonen, pilota e persona che rispetta in modo assoluto. Ha voglia di parlare Giovinazzi e lo fa a cuore aperto come aperto è il futuro che lo attende, una storia ancora tutta da scrivere.

Alla domanda se si sia dovuto preparare in modo differente rispetto agli anni scorsi, il pilota ha risposto:

“La differenza maggiore è che ho avuto meno tempo a disposizione. L’ultima gara l’ho disputata a metà dicembre, e martedì prossimo partirò per il mio primo weekend di gara in Formula E, quindi ho avuto a disposizione meno di un mese per prepararmi”.

“Per quanto riguarda l’allenamento ho seguito un programma simile al passato ma con delle novità mirate, in Formula E il collo è meno sollecitato mentre lo sterzo è molto più pesante, quindi diciamo che ho fatto alcuni allenamenti specifici”.

“Il simulatore mi ha aiutato a prendere confidenza con le procedure specifiche della monoposto, perché non ho avuto altre opportunità di provare in pista se non nei test di Valencia, ed in un giorno e mezzo non puoi pensare di affiatarti con tutto ciò che serve. Non mi aspetto un debutto facile, ma non vedo l’ora di iniziare”.

D’altronde l’Alfa Romeo Racing gli ha comunicato solo a metà novembre i suoi piani, su come gli sia toccato capire che non sarebbe stato nei programmi della Formula 1 2022 della squadra, il pilota ha dichiarato:

“I rumors in estate erano già tanti e per me non erano buone notizie, ma mi sono imposto di non mollare fino alla fine, ed anche quando mi è stato comunicato ufficialmente che non sarei più stato parte del team ho continuato a fare il mio lavoro da professionista, dando il massimo fino al termine dell’ultima gara”.

“In estate avevo colto che la situazione non era delle migliori, ma ho cercato di fregarmene, volevo ancora credere che facendo bene, la situazione sarebbe potuta cambiare. Poi alla vigilia del Gran Premio del Brasile mi ha chiamato Fred (Vasseur)”.

Antonio commenta così le parole di Vasseur al momento in cui gli ha comunicato la decisione:

“Mi ha detto che erano state prese delle decisioni. Non è stato bello sentirlo, ma avranno avuto le loro ragioni e sicuramente non posso criticarli per questo”.

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