Ecco perché sono sempre meno le coppie che hanno dei figli

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Quando leggo le conversazioni di persone che sui social affrontano questo argomento, mi rendo conto che non tutti lo affrontiamo allo stesso modo, poco importano le classi sociali e il livello di studio, è proprio il modo in cui si affronta il discorso, ad essere sbagliato e a non portare così da nessuna parte.

Prima di tutti dovremmo essere in grado di metterci nei panni altrui, questo servirebbe a non far valere il nostro ragionamento, come unico e universale per tutti. Impareremmo così ad aprire la mente e a saper ascoltare gli altri, pur avendo avanti dei dati soggettivi.

Poi bisogna guardare ai dati oggettivi, quelli offerti dalle ricerche e dalle statistiche, quelli che, come li metti e come li giri, danno dei risultati che poco o nulla lasciano alla confutazione.

Se la prima parte, dipende dal vostro carattere, la seconda proviamo a fornirvela noi. Oggi possiamo aiutarvi da questo punto di vista, riportando una interessante ricerca di Moneyfarm. Una società internazionale di investimento con approccio digitale ha indagato a fondo dal punto di vista finanziario.

Il risultato che ne è uscito è che avere figli in Italia si conferma una scelta veramente temeraria, soprattutto da un punto di vista finanziario: Moneyfarm, ha indagato sui costi da sostenere, prendendo in esame oltre 150 voci di spesa e ha calcolato che una coppia di futuri genitori deve mettere in conto di spendere tra i 5.600 e i 19.300 euro ancora prima della nascita.

In seguito, i genitori sono chiamati ad affrontare altre spese, il cui ammontare è destinato a crescere con l’avvicinarsi dell’età adulta e a variare, anche significativamente, a seconda dell’età.

Per esempio, nella fascia di età 6-8 anni, tra le voci di costo più considerevoli per il bilancio familiare, troviamo la mensa scolastica (tra 1.416 euro e 2.040 euro a seconda della fascia esaminata), il doposcuola (tra i 510 e i 5.400 euro), le attività sportive (tra i 2.250 e 6.000 euro) e i campi estivi (da 1.185 a 3.510 euro).

Si calcola che da 0 a 3 anni si spendono tra i 10mila e i 25mila euro, da 4 a 5 anni tra i 10mila e i 27mila euro; Poi dai 6 agli 11 anni tra i 28mila e i 48mila euro e dai 12 ai 18 anni tra i 45mila ai 74mila euro. A voi il totale…

Il costo del mantenimento di un figlio raggiunge il suo picco massimo per la fascia d’età 15-18. In questo caso balzano all’occhio le spese sostenute per lo sport (da 3mila a 8mila euro), i corsi di inglese (da 3.600 a 6mila euro), la paghetta (da 4.160 a 6.240 euro), con un picco per gli studi all’estero, dato che per un anno la spesa varia da 15mila a 20mila euro.

Esistono anche costi su cui è possibile risparmiare. La spesa per abbigliamento, ad esempio, può essere molto elevata (mediamente 10mila euro), ma la scelta di capi non brandizzati può dimezzare l’ammontare complessivo. Anche la spesa per la tecnologia ha un peso importante sul bilancio familiare che potreste imparare a gestire.

 

Considerando tutto ciò, il consiglio che ci sentiamo di darvi, con il cuore in mano è di evitare di criticare tutti coloro che hanno scelto di non avere figli. Spesso dietro a tale scelta c’è una grande sofferenza, anche se ben celata che si basa sulla consapevole scelta di non mettere un figlio al mondo, per poi essere costretti a negargli quello che magari i suoi futuri amici e compagni di classe hanno. Senza parlare delle possibili problematiche economiche ed eventuali rinunce agli studi che inficerebbero sul suo futuro.

A questo punto è opportuno terminare con un’espressione proverbiale della lingua italiana.

Mai sentito parlare delle 10 P?

Prima Pensa Poi Parla Perché Parole Poco Pensate Portano Pena.

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