Gestione patrimoniale digitale spiegata da Moneyfarm

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Sebastiano Picone, Head of Commercial Partnership Italy di Moneyfarm è stato intervistato dagli esperti di Aziendabanca su quelle che sono le caratteristiche di Moneyfarm, un servizio di gestione del risparmio. Nello specifico si tratta di un servizio di consulenza finanziaria indipendente.

Moneyfarm si rivolge all’investitore retail, che deve avere due caratteristiche. Primo, un capitale da investire, si parte da 5.000 euro. Secondo, un orizzonte temporale minimo di 18 o 24 mesi.

Non offre servizi di gestione di liquidità, ma solo di gestione del risparmio nel medio e lungo termine. Moneyfarm per i suoi clianti può costruire una soluzione di investimento in base al loro profilo, al loro patrimonio, alle caratteristiche patrimoniali e finanziarie, all’avversione al rischio.

Moneyfarm offre poi anche i piani di accumulo e qui il limite scende a 100 euro al mese, sicuramente più accessibile.

Ma come funziona Moneyfarm? Come ci si iscrive, che documenti servono e come vengono profilati gli iscritti per capire qual è l’investimento giusto per ognuno di loro?

Il rapporto con Moneyfarm inizia appena ci si iscrive alla piattaforma, tramite app oppure PC.

La registrazione avviene digitalmente, in una maniera abbastanza facile e intuitiva, il cliente invia i dettagli anagrafici e la fotografia dei documenti di riconoscimento, quindi codice fiscale e carta di identità.

Il cliente poi deve indicare un conto corrente bancario da cui trasferire il denaro da investire e verso cui dirigere i fondi che disinveste.

Segue la profilazione del cliente che avviene con un questionario di 15 domande, regolamentato da Consob, il quale verifica la sua situazione patrimoniale ed economica e che tipo di rischio può sopportare da un punto di vista finanziario e soprattutto emotivo. Si capisce così l’effettiva propensione al rischio del cliente e costruiamo il profilo dell’investitore.

L’intero processo, grazie ai suoi sistemi di riconoscimento, viene completato in 24 ore, anche se spesso bastano anche solo 10 minuti.

A questo punto il cliente può iniziare a investire. Come prima cosa indica il suo orizzonte temporale e poi gli esperti di Moneyfarm gli assegnano uno dei 14 portafogli, differenziati per profilo di rischio e per la presenza o meno di criteri ESG.

Il cliente può anche impostare un PAC, cioè un investimento mensile fisso che viene prelevato direttamente dal conto.

Una seconda opzione è invece quella di prendere un appuntamento telefonico con un consulente Moneyfarm che lo può guidare al telefono, via chat o via e-mail nello scegliere il portafoglio più adatto alle proprie esigenze.

Fra le classiche domande poste a Picone c’è quella relativa ai costi.

Iniziamo col dire che non c’è sicuramente un costo aggiuntivo per parlare con un consulente. Il cliente può anche decidere di fare da sé e scegliere un portafoglio, per poi entrare in contatto con un consulente in un secondo momento.

Il costo di base di Moneyfarm dipende dal totale che si investe con noi.

Tra i 5.000 e i 20.000 euro si paga l’1% annuo.

Tra i 20.000 e i 200.000 euro si paga lo 0,75%.

Tra i 200.000 e i 500.000 euro si paga lo 0,5%.

Oltre il mezzo milione di euro si paga lo 0,4%.

Questa percentuale è annuale e comprende tutto, la consulenza e l’operatività del servizio.

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