Recupero crediti – ecco come agire

Condividi

Oggi come oggi bisogna avere coraggio per fidarsi e creare nuovi rapporti di collaborazione con chi non si conosce veramente a fondo e soprattutto quando non si conosce veramente la situazione economica e finanziaria, talvolta può portare malauguratamente alla necessità di affidarsi a servizi per il recupero crediti.

Ormai da diversi anni le aziende si trovano ad operare in una realtà economica sempre più complessa, con il risultato che in alcuni momenti sta persino diventando sempre più frequente il rischio di insolvenze.

Un’attenta analisi della situazione finanziaria dei propri stakeholders clienti più importanti, dei fornitori, dei partner strategici potrebbe sicuramente aiutare le aziende a ridurre al minimo questi rischi.

Certo ci rendiamo conto che valutare l’affidabilità di un partner e conoscere la solidità patrimoniale di un cliente o di un fornitore è sì fondamentale per tutelare al meglio le proprie attività e i margini di profitto, ma è allo stesso tempo complicato e forse anche esasperante, quindi forse è più facile provare un approccio più semplice e fattibile, come quello dello STUDIO GIUSEPPE LEO dove è assicurata un’assistenza legale verso il cliente che dura tutto l’anno, andando a coprire anche queste sgradevoli situazioni.

Questo è importante perché non sempre l’attività preventiva è sufficiente. Per questo lo studio e i suoi legali, offrono contemporaneamente un servizio di recupero dei crediti insoluti e l’assistenza di cui un’azienda ha bisogno per tutelarsi, sempre e costantemente.

Nello specifico per chi non lo sapesse, l’attività di recupero crediti comprende tutti gli interventi atti alla riscossione di una somma dovuta da un soggetto (debitore) per un debito nei confronti di un altro soggetto (creditore).

Tale attività è fondamentale che venga eseguita nel rispetto della normativa vigente. Innanzitutto, il creditore deve mettere il debitore nelle condizioni di adempiere, da una parte svolgendo la prestazione dovuta, dall’altra inviando al debitore tutta la documentazione necessaria al pagamento.

Se il debitore non paga, il creditore deve in primo luogo sollecitare il pagamento in via amichevole e successivamente in modo formale mettendo in mora la controparte tramite un legale. Se anche questa attività non è sufficiente per ottenere il pagamento spontaneo, il professionista rimedierà per vie giudiziarie.

Quindi ciò che avviene in precedenza, serve ad alleggerire i tribunali italiani e di fatto assume il nome di “recupero stragiudiziale del credito” e si intende l’insieme delle attività finalizzate a stimolare il debitore a regolarizzare, in via bonaria, la propria pendenza.

Di conseguenza in un primo momento, i professionisti incaricati tramite mandato, instaurano con la parte debitrice una trattativa, tenendo costantemente aggiornato il cliente e prestando inoltre particolare attenzione ai rapporti commerciali in essere tra debitore e creditore.

Ma di base allo sviluppo, inizia un’attività di vero e proprio “assedio” da parte del professionista nei confronti del debitore, attraverso ripetuti contatti telefonici e per iscritto ma sempre rispettando la legge e senza mai travalicare i diritti delle persone. Questo perché in caso contrario, un comportamento errato andrebbe ad inficiare negativamente sul risultato finale, rischiando di finire dal lato sbagliato della carreggiata.

Condividi