L’importanza della consulenza finanziaria

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Il mondo della finanza unito alla tecnologia sta cambiando sempre di più i propri connotati. Non soltanto per gli effetti che il covid ha avuto e avrà sui piccoli investitori, ma soprattutto per un inevitabile ricambio generazionale.

Il mondo della finanza è infatti sull’attenti per il passaggio “di mano” di circa 1900 miliardi dai “baby boomer” ai Millennial e alla così detta Generazione X.

Secondo gli esperti, sarà importante conoscere le aspettative e le ambizioni economiche dei giovani risparmiatori e investitori. Sarà importante ovviamente parlare un linguaggio generazionalmente idoneo così come sarà fondamentale usare le tecnologie a loro più familiari. L’industria finanziaria ha bisogno quindi di coinvolgere quante più risorse giovanili all’interno delle proprie fila.

Secondo Giovanni Picin, intervenuto nel corso del videoforum del Sole 24 Ore, i giovani porteranno un certo apporto al mondo delle finanze, in quanto sostiene:

“Avremo più facilità a individuare i trend futuri che rappresenteranno scelte di investimento in grado di premiare investimenti sul lungo periodo. Più la clientela è giovane più apprezza le azioni, ma si apre una questione di educazione finanziaria. I mercati sono sempre saliti e c’è stata difficoltà a percepire determinati rischi, cosa significa investire in azioni? Bisogna prima capirlo”.

Uno dei principali compiti, dei consulenti, è quindi proprio quello di costruire un’educazione finanziaria per l’investitore, in modo tale che abbia piena comprensione e consapevolezza di quali sono, sia i rischi che i vantaggi degli investimenti in azioni.

Bisogna poi in seguito offrire una programmazione economica, una vera e propria analisi dettagliata su spese e rendimenti in prospettiva di orizzonti temporali. Su questo va detto che i clienti che sono più avanti con gli anni sono i più propensi a cercare soluzioni economiche più sicure piuttosto che investire in azioni.

Un luogo comune da smentire a questo punto è dunque proprio quello secondo cui i giovani non investano in azioni. Il ruolo della consulenza finanziaria indipendente è fondamentale, un professionista al fianco del cliente, durante tutto il percorso di investimento con cui confrontarsi e pianificare il futuro.

Quando si va in banca a parlare di investimenti non si ha neanche l’impressione di stare pagando un servizio, ma in realtà i costi vengono poi sottratti in modo poco trasparente dall’ammontare investito. Una dinamica di conflitto di interesse di questo tipo rischia di orientare gli investitori verso soluzioni non ottimali.

La consulenza indipendente, in cui Moneyfarm è stata tra i primi a credere in Italia, vuol dire il rifiuto di qualsiasi conflitto di interesse. Significa credere fermamente nel valore del proprio lavoro di intermediari ma anche di credere che si debba essere allineati agli interessi degli investitori.

Per questo motivo, vi abbiamo presentato MoneyFarm nella nostra rubrica dedicata all’economica, per presentarvi una guida imparziale e competente al servizio dei vostri interessi, in Italia dal 2012 e nel 2020 autorizzata dalla CONSOB a operare in Italia dopo la Brexit.

Senza dimenticare che nel 2020 Moneyfarm è stata inoltre votata per il sesto anno consecutivo, come miglior servizio di consulenza indipendente lungo lo stivale.

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