Giappone 2018 GP F1, analizziamo la gara

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In questa gara del Giappone 2018 GP F1, Vettel ha fatto degli errori sicuramente ma non è stato il sole, diciamo che è stato portato verso questa partenza complicata. La grande incognita per lui è stata proprio il trovarsi poi a partire da dietro. È tutta questione di strategia, su un circuito dove non è facile superare.

Sia Raikkonen che Vettel, sono stati letteralmente costretti a perdere tempo con le gomme intermedie. Quello che è successo nelle qualifiche, sicuramente è difficile da mandar giù, si tratta di scelte inaccettabili. Di solito le strategie che si adottano in tempi incerti, si adottano praticamente all’ultimo secondo. Mentre in questa circostanza si è voluto rischiare un po’ troppo.

Hamilton su questo circuito ha vinto 4 volte, insegue alla grande i record di Michael Schumacher, dove ha vinto 6 volte. Lui non ha sbagliato un colpo e così la sua squadra, hanno lavorato tantissimo all’interno. A confermarlo maggiormente, anche Bottas che supera le Ferrari e fra l’altro con contratto rinnovato.

“Sta al team capire che la macchina lavori come un unica unità. Io stesso a volte penso che avrei potuto evitare degli errori.” ha dichiarato Hamilton.

Cosa che non hanno fatto in Ferrari, dove non è stato rinnovato, in tempi pessimi, il contratto a Raikkonen. Una Ferrari partita benissimo quindi che si è persa per strada, facendo errori su errori, fino alla fine. Sia dal punto di vista tecnico che sulla questione amministrativa.

Si è tenuta in una splendida giornata di sole, lontana dagli incubi del giorno prima, almeno a livello di meteo. Buono spunto per Hamilton, Vettel che supera subito la Toro Rosso, con una partenza a fionda. Per poco non si è vista la fine per Verstappen e Raikkonen che rientra dopo essere uscito e taglia la pista. Parte così un investigazione a carico di Verstappen furioso che però con il suo comportamento rispedisce Kimi sull’esterno e che si trova alla fine con 5 secondi di penalità che faranno peso poi alla fine.

Magnussen viene colpito da Leclerc, per un suo cambio direzione. Insomma dei primi 3 giri di fuoco. Per cui i giri successivi saranno tutti in Safety Car, per cercare di recuperare i residui di gomma rimasti sull’asfalto. Dall’ottavo giro si torna di nuvo in piena gara. Brutto incidente per Sebastian Vettel che arriva troppo forte, Verstappen non lo vede e finisce fuori. Parte al decimo giro un’altra investigazione.

Interessante il diciannovesimo giro che ha visto Vettel dietro Alonso che si è divertito a tenerlo un po’ dietro, in quattordicesimo posto. Poi però la troppa potenza si è fatta sentire e per Vettel è stato subito dodicesima posizione.

Vettel probabilmente ha fatto più sorpassi oggi che in tutto il GP, anche se uno è risultato micidiale. Charles Leclerc finisce fuori al quarantesimo giro, dopo Hulckenberg e Magnussen.

Negli ultimi giri non possono non mancare i lamenti di Verstappen che dalla terza posizione, vorrebbe un motore più potente per poter essere all’altezza delle Mercedes e giocarsela in pieno.

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