Moto GP le ultime novità

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Con la pausa, le notizie scarseggiano sulla Moto GP e i tifosi scalpitano, tanta è l’ansia per saper cosa ci si aspetterà nel 2019, in modo da capire più o meno come andranno le cose, sopratutto per chi, nel 2018 è già stato troppo sfortunato.

A tal proposito Marquez fa sapere:

«Sto recuperando lentamente»

Il pilota spagnolo continua la riabilitazione dopo l’intervento alla spalla facendo sapere:

«Ho ancora dolore e non riesco a muovermi, ma andrò a Sepang anche se non potrò guidare»

La situazione quindi è ancora più grave del previsto se a dicembre, non riesce ancora ad essersi dimesso del tutto. Il recupero dall’intervento alla spalla procede lentamente ma ovviamente il suo obiettivo è quello di arrivare a febbraio in buone condizioni, in tempo per risalire in sella e disputare i test della MotoGp di Sepang.

Marc Marquez vuole esserci e farà di tutto ma ha bisogno che le sue condizioni fisiche collaborino. In caso contrario però fa sapere che partirà comunque per la Malesia, per seguire da vicino i lavori della Honda. A tal proposito ha di fatto riferito:

«Mi sento un po’ meglio, ma posso ancora muovermi poco e ho ancora dolore. Sto progredendo pian piano: faccio due sessioni di fisioterapia al giorno perché voglio arrivare bene ai test di febbraio – spiega il campione del mondo – Ora non ho molta forza e penso che a Sepang non sarò ancora al 100%. Ma sarà importante essere comunque lì per conoscere la nuova moto».

Inoltre il pilota della Honda smentisce le voci di un suo possibile addio affermando:

«Sto bene qui, non mi interessa la Yamaha. Non voglio cambiare squadra, qui sono felice. Ogni anno dicono sempre la stessa cosa e poi nella stagione successiva io torno sempre a guidare per la Honda».

Ma non finisce qui, l’ultima novità, riguarda i sensori di temperatura McLaren.

Quest’anno, il team ufficiale Yamaha ha utilizzato tre sensori identici nei parafanghi anteriori, per lo stesso scopo. Questa tecnologia esiste da molto tempo, ma a seguito di vari incidenti, di recente è stato introdotto l’obbligo di montare sensori di pressione nei cerchioni. Ciò per evitare che alcune squadre abbassassero troppo i valori di pressione dello pneumatico posteriore, guadagnano trazione ma rischiando il surriscaldamento e il deterioramento della struttura.

Ciò a sua volta ha portato alla comparsa dei “doppi sensori” che misurano sia la pressione interna che la temperatura del pneumatico, forniti principalmente dall’azienda 2D ben nota nel mondo delle corse.

Bisogna anche ricordare che grazie a questi sensori è possibile vedere in televisione, in tempo reale, quali pneumatici vengono utilizzati sulle MotoGP.

Il segnale unico di ciascun sensore viene captato da rilevatori montati sull’asfalto. La Ducati, che già lavorava con gli accelerometri Mc Laren è stata la prima in MotoGP a introdurre i sensori dell’azienda britannica. Questi hanno la particolarità di misurare la temperatura in cinque sezioni diverse dello pneumatico.

Il sistema completo è costituito da un sensore di pressione e un sensore di temperatura a infrarossi con trasmettitore montato sul cerchio. Questo a sua volta invia i dati di pressione e temperatura tramite un collegamento radio a un ricevitore molto compatto. Viene utilizzato un solo ricevitore per ricevere i dati dai sensori dei pneumatici, anteriori e posteriori.

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