Supereroi fra Cinema e Disney +

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Il Covid-19 ha cambiato le carte in tavola nelle grandi sale del Cinema, pare infatti che le grandi aspettative di rilancio, le grandi produzioni lanciate al botteghino si stanno rivelando dei mezzi flop.

Sarà perché i più attesi sono ormai passati?

Da “Black Widow”, ultimo episodio del franchise con protagonista Scarlett Johansson nei panni di Natasha Romanoff, ci si attendevano incassi molto alti. Se non stellari, almeno in linea con gli altri esordi del Marvel Cinematographic Universe.

Il primo weekend in America si è fermato a soli 80 milioni al box office, non è stata quindi raggiunta la quota 100, considerata il minimo sindacale, tanto che la Disney si è sentita in dovere di spiegare che altri 60 milioni sono arrivati grazie allo streaming su Disney Plus.

Già perché se un tempo questi film si apprezzavano principalmente al Cinema, oggi come oggi molti potrebbero essere coloro che hanno paura di andare al Cinema per paura di contrarre il Coronavirus. Quindi la scelta di quei 60 milioni è stata semplicemente quella di rimanere a casa al sicuro.

Eppure, il crollo impressionante del weekend successivo, arrivato a 25,6 milioni di dollari ha scatenato la delusione e la rabbia, non solo di Scarlett Johansson, che ha deciso di rivalersi in via legale del danno economico subito a causa della doppia programmazione. La scelta dell’attrice sarebbe dovuta al fatto che lei, per contratto, avrebbe diritto a un bonus solo sui biglietti venduti.

In un mondo senza virus, spiega Le Figaro:

“Black Widow” avrebbe potuto sperare di avvicinarsi agli 880 milioni di “Spider-Man: Homecoming”.

Adesso è ferma a 343 milioni, una cifra non certo da supereroi, visto che in altre epoche avrebbe veleggiato oltre il miliardo.

Il “problema” poi non è soltanto in casa Disney!

Anche “The Suicide Squad”, filmone con i cattivi dell’universo DC, con attori del calibro di Margot Robbie, Idris Elba e Viola Davis, ha ottenuto 26,2 milioni di dollari all’esordio, ben sotto i 30 considerati come minimo e poco sopra una produzione minore come “Mortal Kombat”.

Il tutto considerando che i soli costi di produzione, escluso il marketing, superano i 180 milioni di dollari. Pensate che il falso prequel “Suicide Squad”, a firma David Ayer, nel 2016 aveva incassato ben 132 milioni di dollari e allo stesso tempo anche recensioni molto negative.

Al di fuori del mondo dei supereroi, non è andata benissimo nemmeno agli altri:

“Jungle Cruise” si è bloccato a 35 milioni, “Space Jam 2” non va oltre i 31 milioni, e allo stesso tempo “Fast and Furious 9” non andrà sopra i 600 quando, in tempi normali, avrebbe visto il miliardo.

Cosa non sta funzionando in questo periodo?

La prima risposta, forse anche la più ovvia, è che il Covid non è ancora finito e lo stesso calcolo degli incassi è diventato più difficile. Secondo Variety, nonostante in America l’85% dei cinema sia aperto, questo non significa che le cose siano tornate come una volta.

Di fronte a un paesaggio cambiato, anche i parametri e i confronti non possono più reggere, in fatto di guadagni nel primo weekend, forse 30 (milioni) è da considerare come fossero i nuovi 100.

Il pubblico in sala, in generale è diminuito, il paesaggio è cambiato. E queste cose, soprattutto con una doppia programmazione che comprende sia la sala che lo streaming, pesano non poco.

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