Addio al risarcimento danni, non supportato da foto

Condividi

È ufficiale, per la Cassazione è addio al risarcimento da incidente stradale in cui ci sono solo testi e non ci sono foto dei danni. In tempi di smartphone risulta infatti legittima la motivazione per cui è «inquietante» e diremo praticamente impensabile che non siano prodotte immagini dei veicoli dopo lo scontro. Grazie alla «tecnologia» infatti la parte lesa, può impegnarsi in modo più adeguato a fornire la prova.

Addio risarcimenti nelle cause sugli incidenti stradali dove ci sono soltanto testimoni senza foto dei veicoli dopo il presunto sinistro quindi.

«Ai tempi degli smartphone – i cui scatti ormai raccontano per frame ogni istante della vita quotidiana, la mancata produzione in giudizio di immagini che documentano i danni ai mezzi – desta inquietante perplessità» sul fatto che lo scontro si sia effettivamente verificato o comunque che il pregiudizio lamentato sia riconducibile sul piano causale all’incidente denunciato.

È quanto emerge da un’ordinanza pubblicata il 5 ottobre dalla sesta sezione civile della Cassazione che aggiunge:

«Giusta o sbagliata che sia – la motivazione dei giudici di merito soddisfa il – minimo costituzionale» richiesto dalla legge.

Diventa quindi definitivo il no opposto dal tribunale di Benevento alla domanda della coppia che reclamava oltre 5.300 euro soltanto di danni subiti dall’auto, nel sinistro con la macchina guidata da un’altra signora, più le lesioni non patrimoniali da quantificarsi in seguito. Nel caso in questione, inoltre, il punto è che il certificato medico prodotto non proviene da una struttura pubblica e indica una data che non risulta quella del sinistro denunciato. Soprattutto, scrive il giudice di pace sannita, non risulta provata in modo efficace la dinamica del sinistro né la ricorrenza dei danni alla carrozzeria denunciati.

Del sinistro in questione manca ogni tipologia di immagine, sia relativa ai veicoli in posizione statica sia delle singole ammaccature. Cosa assai assurda. Di conseguenza ciò suscita molti dubbi, per cui è plausibile leggere nel provvedimento, la circostanza che neppure «carrozzieri e meccanici» abbiano scattato foto ai veicoli prima di ripararli, «come usano fare», fornendoli agli attori (che ben potrebbero esserne in possesso senza averli depositati agli atti).

Per i giudici di legittimità, infatti, di cui ha scritto il sito Cassazione.net, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il motivo è fondato e, al riguardo, hanno ricordato che:

“Vista «l’attuale tecnologia» a disposizione delle parti, annota stavolta il giudice d’appello, «è finito il tempo delle cause risarcitorie per sinistri stradali fatte solo con testimonianze». Insomma: l’attore deve impegnarsi in modo «più adeguato» nell’adempiere l’onere della prova. Né il giudice può svolgere un ruolo di supplenza se le dichiarazioni dei testi sulla dinamica del sinistro risultano lacunose, non riuscendo a spiegare come l’auto asseritamente investitrice abbia invaso la corsia opposta.”

Se avete subito dei danni e non sapete come muovervi, è bene contattare un professionista, per evitare di incorrere in errori che potrebbero anche farvi passare dalla parte del torto, evitandovi qualsiasi tipologia di risarcimento. Spesso molti fanno l’errore di evitare una figura intermediaria, pensando che questo porti a più oneri che onori, il segreto per evitare ciò è ingaggiare un patrocinatore stragiudiziale come STUDIO GIUSEPPE LEO esperto nel settore del risarcimento danni.

Condividi