Trading online sempre più diffuso fra i risparmiatori

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La crescita del trading online è ormai sotto gli occhi di tutti, i numeri attuali sono davvero importanti, sia per quanto riguarda i broker, praticamente triplicati rispetto a quattro anni fa, che per quanto riguarda il numero dei trader, ormai prossimo ai nove milioni.

Vero è che per raggiungere questi traguardi la strada è stata lunga. In Italia è possibile fare trading online dal 1999, ma il boom di questa attività è arrivata solo negli ultimi anni.

A dare una forte spinta a questo processo è stata la Pandemia da Covid-19, avvicinando gli italiani alla borsa ed agli investimenti online, ma il fenomeno era già iniziato prima che scoppiasse la bomba coronavirus.

Ma quindi a cosa è dovuto questo improvviso amore del popolo nei confronti dei mercati finanziari?

Uno dei più importanti fattori che hanno portato al boom del trading online è rappresentato dal miglioramento delle piattaforme di negoziazione. Sono quei software che i broker mettono a disposizione degli utenti per poter accedere ai mercati finanziari e mettere in atto le loro operazioni. Nel corso degli anni sono state sviluppate piattaforme sempre più complete, stabili e veloci, ma soprattutto sempre più intuitive e quindi facilmente utilizzabili da chiunque.

Anche lo sviluppo delle applicazioni per smartphone con la versione mobile delle piattaforme ha avuto un ruolo centrale nella diffusione del trading online, soprattutto tra i giovani. La scelta dell’intermediario è importantissima e non può essere lasciata al caso, come più volte vi abbiamo sottolineato proprio nella nostra rubrica. È di fatto un ottimo punto di partenza per individuare il broker più adatto ai propri obiettivi ed alle proprie esigenze.

La crescita a livello di educazione finanziaria è stata poi esponente, considerando che il tempo a disposizione era necessariamente aumentato.

Lo sviluppo di piattaforme sempre più performanti e facili da usare non è l’unico passo compiuto dai broker per rendere il trading online un’attività accessibile a tutti. Un altro aspetto da sottolineare, infatti, è la riduzione dei depositi minimi: oggi possono bastare davvero pochi euro per aprire un account ed iniziare ad investire in borsa e sugli altri mercati. E non bisogna dimenticare le risorse didattiche che gli intermediari mettono a disposizione degli utenti sui loro siti ufficiali.

I miglioramenti a livello di educazione finanziaria in Italia sono molto evidenti e questo ha dato un’ulteriore ed importante spinta al mondo degli investimenti online. Fino ad un paio di anni fa l’Italia era in fondo alle classifiche europee per quanto riguarda le conoscenze finanziarie, siamo ancora indietro, ma è stata scalata qualche posizione. In altre parole, gli aspiranti trader di oggi sono più preparati ed hanno una maggiore consapevolezza in merito alle opportunità del trading ed ai rischi che questa attività comporta.

I cambiamenti delle abitudini di risparmio e investimento degli italiani, sono quindi andati poi di pari passo.

Lo scoppio della guerra in Ucraina, la corsa dell’inflazione e gli interventi delle banche centrali sui tassi di interesse hanno complicato ulteriormente lo scenario economico e finanziario (infatti il 2022 è stato un anno davvero difficile per i mercati), ma non sono stati sufficienti a rallentare questa “corsa alle piattaforme”.

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