Le regole del buon senso per affrontare al meglio l’estate 2022

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L’estate ormai non è più alle porte, direi che essendosi anticipata, anche con una certa prepotenza, è entrata dalla finestra. Sommando le temperature registrate al fatto che le limitazioni legate alla Pandemia da Covid-19 si sono ridotte sensibilmente è bene lasciare qualche appunto.

Una Guida Viaggio che vuol rispondere ai tanti dubbi che si leggono ultimamente sul web.

Va tenuto presente, infatti il fatto che il contagio non è azzerato e che allo stesso modo non lo sono le limitazioni di viaggio. Seppur con regole e imposizioni molto più leggere, infatti, viaggiare richiede ancora uno slalom impegnativo tra le diverse policy dei Paesi, a seconda dei luoghi che volete visitare.

La maggior parte dei Paesi appartenenti all’Unione Europea ha revocato le restrizioni di viaggio e si presume che i pochi che ancora non l’hanno fatto, si muoveranno a breve in questa direzione. Ad oggi comunque (la situazione cambia molto velocemente quindi conviene fare controlli frequenti), chi volesse visitare i castelli della Loira o le spiagge dello sbarco in Normandia, sarebbe ancora obbligato a esibire un certificato sanitario che attesti la completa vaccinazione, la guarigione o l’effettuazione di un tampone prima della partenza.

La Francia, infatti, così come Belgio, Malta, Portogallo e Finlandia, è uno dei pochi Paesi dove restano in vigore questi vincoli all’ingresso. Il certificato vaccinale ha la stessa scadenza per tutti i Paesi europei, 9 mesi per persone con doppia dose, illimitata per chi ha fatto il booster.

I viaggiatori obbligati a fare il tampone, perché senza il ciclo vaccinale completo e con il certificato verde già scaduto, troveranno invece diverse scadenze in base al Paese di destinazione, il test andrà fatto in un range che va dalle 24 alle 72 ore prima della partenza o dell’arrivo.

Se l’Italia ha semplificato la normativa per l’ingresso nel Paese, eliminando gli elenchi in base alle categorie di rischio epidemiologico e consentendo dal mese di giugno l’entrata indipendentemente dal Paese di provenienza e dallo stato di vaccinazione, Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda restano ancora legati al certificato verde. In questi paesi, infatti, l’ingresso è consentito ai soli passeggeri completamente vaccinati, senza alcun obbligo di quarantena, pur riconoscendo specifiche deroghe di esenzione all’obbligo di vaccinazione.

I casi eccezionali per cui non è obbligatoria la vaccinazione riguardano, per esempio, passeggeri che non possono essere vaccinati per gravi controindicazioni mediche o allergie al vaccino, i passeggeri che viaggiano per motivi umanitari, ragioni essenziali o titolari di particolari tipologie di visto. Non è tra questi chi viaggia per turismo o affari.

La maggior parte dei Paesi Africani e Sudamericani consente l’ingresso senza quarantena esibendo un certificato di vaccinazione o un tampone effettuato prima della partenza.

Anche i Paesi Asiatici hanno alleggerito le disposizioni di ingresso, seppur con gradualità. Kuwait e Bahrain, per esempio, non richiedono certificazioni sanitarie.

Emirati Arabi Uniti e Thailandia invece, richiedono un documento sanitario che attesti la completa vaccinazione, la guarigione, o la negatività certificata da un tampone fatto prima della partenza.

Qatar e Giappone prevedono una valutazione rispetto alla provenienza e alla storia di viaggio, utilizzando delle classificazioni di rischio epidemiologico.

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