Gli effetti dello STOP ai viaggi

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Nel leggere il titolo di questo articolo, sicuramente in molti avrete pensato che l’effetto più grande di questo stop sia stato il vostro esaurimento nervoso.

Ovviamente il consiglio più grande che già altre volte vi abbiamo rilasciato nelle nostre Guide Viaggio è sempre quello di non demordere, provando a visitare i tesori che ognuno di noi ha nei paraggi, soprattutto se state leggendo questo articolo dall’Italia.

Ciò aiuterà l’economia locale almeno ma siamo consapevoli che non è abbastanza per aiutare tutti gli operatori del settore. Tanti di loro hanno provato a modo loro a ricordare ai nostri politici quanto sia importante non dimenticare il settore.

Federica Salonna e Fabio Catizzone sono i titolari di un’agenzia che procura visti per viaggi turistici e di lavoro. A causa del loro codice Ateco sono fuori da ogni aiuto:

“Perso l’85% del fatturato”

82.99.4 è il codice Ateco dimenticato da tutti tranne dai titolari dell’agenzia Visto Facile di Gallarate, senza lavoro praticamente da marzo 2020 a causa dello stop planetario del settore viaggi causato dalla pandemia da Covid-19.

«…il nostro settore è quello che sta subendo più di tutti questa chiusura e non siamo ricompresi nelle misure di sostegno previste dal Governo» racconta Salonna.

L’attività di Federica e Fabio Catizzone, è del tutto particolare, legata a stretto contatto con i consolati per agevolare l’ottenimento di visti per turismo e per lavoro all’estero. Il codice Ateco di cui sopra è di fatto il codice delle attività, che forniscono servizi per aziende che, con questa modalità di lockdown a zone, non hanno mai chiuso:

«Non hanno chiuso, è vero, ma non hanno neanche viaggiato. Generalmente queste si rivolgono a noi quando devono mandare un tecnico o un dirigente in giro per il pianeta ma ora è tutto fermo. Non a caso abbiamo perso quest’anno l’85% del nostro fatturato. Chiediamo che si tenga conto di quanto emerge da una semplice visura camerale e cioè che la nostra attività è strettamente legata ai viaggi».

Salonna e Catizzone hanno provato a scrivere persino al presidente del Consiglio Giuseppe Conte che, probabilmente tramite la sua segreteria, ha risposto inoltrando la problematica al Ministero dell’Economia ma da quel momento non abbiamo più ricevuto alcuna risposta.

La loro situazione è davvero particolare e come loro in Italia ci sono pochissime altre realtà, un numero esiguo di agenzie concentrate principalmente a Roma e Milano, dove sono le sedi dei consolati, mentre quella di Gallarate funzionava grazie alla vicinanza di Malpensa e alla forte internazionalizzazione delle tante aziende del territorio attorno all’aeroporto.

Senza pensare che innumerevoli sono le agenzie sul territorio italiano ferme da 10 mesi.

Per una realtà come questa che in particolare si occupa di visti e documenti del genere, la situazione continua ad essere drammatica e lo sarà anche quest’anno in quanto si stima che gli effetti del vaccino si vedranno da aprile in avanti.

Non a caso le compagnie aeree stanno invitando chi ha voglia di viaggiare a prenotare già le proprie vacanze estive. Un gesto di speranza, per loro e non solo ma anche per tutti coloro che lavorano nell’ambito turistico.

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