GP Formula 1 Gran Bretagna – Conferenza stampa

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La decima tappa del GP Formula 1 Gran Bretagna si apre con la solita conferenza di turno che però è risultata essere più esilarante del solito.

Il tracciato di Silverstone è uno dei tracciati più attesi, nella lista dei tracciati da calpestare per il GP dal 1950.

Hanno partecipato i piloti Lewis Hamilton, Lando Norris, George Russell, Daniel Ricciardo e Antonio Giovinazzi, dove appunto tutti hanno espresso da subito il loro parere positivo sul rinnovato contratto appunto fra Silverstone e Formula 1 fino al 2024.

Subito dopo sono partite le domande e già dalla prima è partita la più strana, proprio verso il campione in carica. Strana non tanto per il senso ma come è stata posta o vero cosa si prova ad essere lui stesso e il pilota ha risposto così:

“Essere qui è un privilegio e vale per tutti i piloti. E’ il GP più speciale dell’anno, per la moltitudine di gente, per lo spettacolo, l’adrenalina, la pressione. Ci sarà tutta la mia famiglia e il grande supporto dei tifosi. Non so quante ne ho vinte qui, ma voglio ancora migliorare. In Austria difficile per me, spero di avere un’opportunità migliore – ha continuato poi parlando di cosa prova un pilota – Credo sia naturale pensare di eccellere in ogni cosa che fai. Ogni pilota crede nelle sue qualità, i ragazzi più giovani stanno facendo un lavoro fantastico. L’esperienza che fai sul campo non ha paragoni. Io da subito sono stato molto ambizioso“.

Mentre Daniel Ricciardo è partito parlando del GP d’Austria:

“Non bene in Austria, ma dalle analisi abbiamo capito molte cose. Intrapresa una strada non giusta dal venerdì a livello di assetto. Nulla di fondamentale, ma non abbiamo trovato un’ottimizzazione perfetta. Peccato, però è stata solo una questione di assetto – ha continuato poi con quello che è stato il suo debutto 8 anni fa in F1 – Ricordo la prima conferenza, ero timido e sembravo un idiota, ma un idiota che aveva bisogno di un taglio di capelli che poi ho fatto. Un vortice di emozioni e ho acquisito col tempo più buon senso. Credevo già molto in me stesso, ma poi è cresciuta di anno in anno. Non mi sento ancora un veterano, mi sento ancora giovane e bello“.

Successivamente è toccato al giovane pilota che forse più di tutti sta stupendo gli spettatori e non solo, Lando Norris a cui proprio per questo, la sua scuderia ha deciso di rinnovare il contratto e di ciò si è parlato:

“Il rinnovo fino al 2020? entusiasta, ultimamente va bene e questa notizia è un ulteriore bonus. Mi mette a mio agio. Ci sono progressi da fare, dovrò stare più vicino a chi mi sta sulla destra. Ci vorrà tempo ma credo che passo passo ci si possa arrivare. Lottare con Lewis in Austria? Piccola battaglia in curva 1, è stato bello. Non una vera battaglia, sarebbe stato bello durare di più in quella posizione. Bello essere lì, anche se per poco“.

È stata poi la volta, del pilota che ha conquistato il suo primo punto in Austria, Antonio Giovinazzi che ha così esordito:

“Il primo punto mi è costato un taglio di capelli ed è andata così. Bel weekend in Austria, in top ten sia io che Kimi e dobbiamo continuare così. La direzione è giusta e speriamo di ridurre il gap dalla McLaren. Nel 2017 ho corso qui per le libere e poi ho lavorato al simulatore, ma ora è un cosa diversa. Ho gareggiato qui in F3, ma non vedo l’ora di farlo in F1“

Il momento culmine di questa intervista è stato quando l’ilarità che si è diffusa in sala stampa generata da una battuta di Lando Norris che ha contagiato anche i suoi colleghi. Il motivo di tanto divertimento è partito da un’intervento del pilota della Mercedes che, a un giornalista che lo interrogava sulla differenza di tifo tra lui e Nigel Mansell, ha risposto con ironia:

“Non sono apprezzato come Mansell fuori dall’Inghilterra? Sarà colpa dei baffi”.

Il 19 enne ha prontamente controbattuto:

“Nemmeno io riesco a farmeli crescere”.

Una battuta, forse dovuta alla giovane età dell’inglese, ha scatenato un situazione di allegria generale che ha coinvolto tutti i piloti presenti in conferenza stampa con Norris che è letteralmente scoppiato a piangere.

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