Marc Marquez fra problemi e aspettative

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L’attesa è tanta per rivedere lo spagnolo Marc Marquez in sella per il motomondiale di MotoGP 2022, nella speranza che i demoni del passato non continuino a perseguitarlo.

Marc dal red carpet di “MotoGP Unlimited” ha parlato ai media ritornando sui due anni condizionati dall’infortunio al braccio. Reduce dai positivi test di Sepang e Mandalika, Marc Marquez ha presenziato ieri sera a Madrid insieme ai suoi connazionali Martin, Mir e Vinales e a Jack Miller alla proiezione dei primi due episodi di “MotoGP Unlimited”, la docu-serie distribuita da Amazon Prime Video sulla MotoGP.

Prima di entrare al Cine Capitol, l’8 volte campione del Mondo ha parlato a Radio COPE un po’ a 360° su tutte quelle che sono le difficoltà incontrate nel biennio 2020-2021 con il doppio infortunio prima al braccio e poi alla testa, l’ipotesi del ritiro dopo la diplopia e la stagione 2022.

Sappiamo tutti quanto Marquez abbia dovuto lottare in questo biennio per cercare di tornare ad una condizione fisica accettabile per poter salire di nuovo in moto e presenziare ai test pre stagionali appena conclusi.

Parlando del doppio problema fisico degli ultimi due anni, lo spagnolo ha detto:

“Nelle stagioni 2020 e 2021 ho toccato il fondo. Con la vista doppia, non potevo fare nulla perché avevo le vertigini. Infatti, il medico dopo l’operazione mi ha detto che è stato un miracolo che abbia recuperato la vista. Psicologicamente è stata dura e gli aspetti sportivi sono passati in secondo piano.”

Lo spagnolo ha inoltre parlato del serio rischio di dover chiudere la sua carriera prima del previsto a causa della diplopia ripresentatasi dopo l’infortunio in allenamento di fine 2021. In merito ha raccontato:

“Il DNA non è perso, quando lo perderò dovrò terminare la mia carriera… E questo mi è successo quest’inverno, ho pensato di non correre più perché c’erano opzioni reali perché ciò accadesse. Il medico mi ha dato delle opzioni e la terza era: ‘La tua vista sarà probabilmente a posto per vivere una vita normale, ma non sarai in grado di andare a 250 chilometri all’ora su una moto.”

Come si è visto dai risultati dei test, Marquez si è lasciato questi brutti pensieri alle spalle risalendo in moto e facendo quello che gli riesce meglio, divertirsi e girare forte. Nonostante tutto, lo spagnolo ha preferito togliersi l’etichetta di favorito per il titolo nella stagione che prenderà il via il 6 marzo da Losail con una battuta:

“Se non ti chiami Rafa Nadal, non puoi essere il favorito per vincere dopo essere stato infortunato per due anni.”

Marquez ha voluto infine fare una previsione per la stagione che sta per cominciare:

“In questo momento ci sono 12 moto che possono vincere il Campionato del Mondo ma i favoriti sono il Campione in carica e il secondo classificato: Fabio Quartararo e Pecco Bagnaia.”

Quel che è certo è che sarà per lui il mondiale più difficile, perché dovrà essere quello della definitiva rinascita. Come affermato dallo stesso Marquez nella lunga intervista rilasciata a DAZN Spagna in occasione del suo ventinovesimo compleanno. Ora abbiamo un Marquez tutto nuovo, più consapevole, ma ugualmente determinato a raggiungere obiettivi sempre più alti. Non subito, però, perché prima c’è un infortunio da mettere definitivamente nel passato:

“So che ora, oggi, in una gara, non sono pronto a lottare per la vittoria e nemmeno per il podio, ma un anno è lunghissimo. Ci sono 21 gare, è molto lunga e vedremo. Ma il titolo è il sogno e quest’anno parto con la mentalità di provarci”.

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